Conosciamo tutti, più o meno, le Vitamine importanti per il benessere. Ma a cosa serve la Vitamina K? Ecco tutti i segreti di questa “sconosciuta”.
La Vitamina K è indispensabile nella dieta di ogni persona. Svolge un ruolo fondamentale in alcune funzioni dell’organismo. Ecco a cosa serve e in quali alimenti possiamo trovarla.
Sappiamo tutti molto bene che la Vitamina C è importante per aumentare le difese immunitarie. E che è usata ampiamente nella cosmetica. Che le Vitamine del gruppo B ci aiutano a incanalare energia, e a proteggere la salute di denti e capelli. Oppure che la Vitamina D fa bene allo sviluppo corretto delle ossa, e non solo.
In merito alla Vitamina K, però, c’è un po’ meno “interesse”. In realtà , dobbiamo assumerla nella corretta quantità , altrimenti alziamo il rischio di contrarre diversi tipi di malattie.
Forse chi ha avuto da poco un bambino avrà notato che nella cartella clinica è segnalata la somministrazione di Vitamina K. Infatti la carenza di questa sostanza è più frequente nei soggetti appena nati, di giovanissima età e di età avanzata. Ma anche gli adulti sani non devono comunque abbassare la guardia. Ecco perché.
A cosa serve la Vitamina K e dove si trova, questa ‘sconosciuta’ è però fondamentale per la salute
La Vitamina K svolge un ruolo fondamentale soprattutto a beneficio della circolazione sanguigna. Di conseguenza un corretto apporto salvaguarda da malattie cardiovascolari. Più nello specifico, la Vitamina K è un anticoagulante per eccellenza.
Evita l’insorgenza di emorragie, e protegge vene e arterie, ma non solo. Questa Vitamina è attivamente coinvolta nella crescita delle cellule, aiuta nella mineralizzazione delle ossa e dunque svolge ruolo protettivo contro l’osteoporosi.
Come detto poco sopra, raramente i soggetti adulti vanno incontro a mancanza di Vitamina K. Ma in alcuni frangenti, come l’assunzione di determinati farmaci e/o antibiotici o problemi a carico dell’intestino, possono diminuirne le quantità . In questi casi è necessario ricorrere a integratori, naturalmente dietro la prescrizione del medico curante.
Anche perché un’assunzione eccessiva porta comunque a problemi di salute. Come ad esempio nausea e vomito, anemia, vampate di calore e trombosi.
La Vitamina K si trova infatti in natura in molti alimenti, dunque possiamo attingere alle risorse senza farci mancare alcuna sostanza. Basta una corretta e sana alimentazione. Fonti particolarmente ricche di Vitamina K sono:
- Verdure a foglia verde, soprattutto cavoli e spinaci. Ma anche prezzemolo, avocado e Spirulina fagiolini, piselli, broccoli e cavolini di bruxelles;
- Frutta fresca e secca come kiwi e pinoli
- Fegato, frattaglie
- Latticini, soprattutto yogurt e Kefir
- Cereali, anche se in minori quantitÃ
Secondo l’ISS, il fabbisogno di vitamina K è di circa 60 µg al giorno, ovvero  140-170 microgrammi. Normalmente riusciamo ad apportare la giusta quantità di Vitamina K dalla sintesi endogena a livello di flora intestinale.
Ovviamente ogni soggetto ha la sua situazione clinica e per qualsiasi esigenza in merito alla Vitamina K è opportuno consultare il parere del proprio medico. Ad esempio, chi usa medicinali anticoagulanti, dovrebbe ridurre l’apporto di questa vitamina.
(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)