Camini e stufe contro i rincari e la riduzione della fornitura di gas. Una nuova moda impazza a livello mondiale ed è arrivata anche in Italia.
La crisi energetica si può affrontare con le pompe di calore, le stufe a pellet oppure con i camini o stufe a legna.
Dallo scoppio della guerra in Ucraina le famiglie italiane stanno affrontando ingenti spese e vedono i propri risparmi andare in fumo. Ad incidere negativamente la spesa alimentare, il carburante, i tassi dei mutui, ogni bene e servizio ma soprattutto l’aumento del prezzo di luce, gas e acqua. Le bollette sono un incubo per i contribuenti e nei prossimi mesi andrà ancora peggio. Da qui la necessità di trovare soluzioni alternative per non ritrovarsi con il conto in rosso oppure al freddo. Nei mesi passati abbiamo assistito al boom di vendita delle stufe a pellet. Altre famiglie hanno optato per le pompe di calore. Ora notiamo il ritorno di camini e stufe a legna. Purtroppo, sebbene rappresentino un risparmio rilevante non rispettano l’ambiente.
Camini a legna, il ritorno: quali le conseguenze
L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente ha segnalato un’inconveniente legato al ritorno dei camini e delle stufe a legna domestici di vecchia generazione. Basti pensare che solo nella Regione Lombardia causano il 39% delle emissioni di Pm10. La combustione della legna, poi, produce 2,5 Pm ossia particolati aerei che penetrano nei polmoni delle persone.
Una soluzione fortunatamente c’è, è ecologica e volta al risparmio. Parliamo di camini di nuova generazione che sono privi di canna fumaria, funzionano a bioetanolo, elettrico o elettrico ad acqua e riscaldano ambienti di 25/30 metri quadri senza emissioni inquinanti. Alessandro Gatti, fondatore di MaisonFire, ha sottolineato come questi caminetti ecologici permettono alle stanze di riscaldarsi con un consumo di 2 kW all’ora ossia 7 centesimi di euro.
Se è eco conviene davvero
I moderni camini ecologici ed economici non richiedono permessi di installazione né personale qualificato e possono stare a contatto con qualunque superficie. Inoltre, non ci sono limitazioni riguardanti la canna fumaria. Sono, poi, decorativi ed elementi d’arredo che oltre ad essere belli permettono di riscaldare l’ambiente evitando di accendere i termosifoni.
Attenzione al design, sostenibilità e sicurezza d’impiego sono le parole chiave dei prodotti che Gatti ha deciso di portare anche in Italia dopo aver notato l’elevata diffusione in altre nazioni del mondo. Medio Oriente, India, Africa del Nord e ora anche la nostra nazione si interessano ad un metodo di riscaldamento alternativo rispetto i tradizionali impianti dai consumi modesti che non graveranno in bolletta.