Dal 4 ottobre è possibile fare richiesta per il Bonus badanti. In cosa consiste quest’agevolazione destinata a chi ha bisogno di assistenza?
Grazie al Bonus badanti si può ottenere un rimborso fino al 60% delle spese affrontate per la retribuzione di chi assiste un ammalato.
Il contributo ha lo scopo di aiutare concretamente coloro che si occupano dell’assistenza di un familiare affetto da disabilità. Oltre alle agevolazioni previste a livello nazionale, si può accedere anche a quelle pensate da Regioni e Comuni. In tal modo, l’assistito o un suo familiare (anche non convivente) possono avere un rimborso per le spese affrontate per pagare i badanti che si prendono cura di anziani, malati o disabili.
Sono necessari, però, degli specifici requisiti, tra cui quello reddituale. Vediamo tutte le caratteristiche della misura e scopriamo chi può utilizzarla.
Non perdere quest’interessante approfondimento: “Badanti, colf e baby sitter: ecco le nuove regole con sanzioni fino a 1500 euro“.
Bonus badanti: come si richiede?
Il Bonus badanti è previsto soprattutto a livello regionale. Molte Regioni, infatti, stanno pubblicando bandi per la presentazione delle richieste. In questo modo si offre un ausilio concreto ai cittadini più fragili, soprattutto in un periodo di profonda crisi economica.
Particolarmente significativa è l’iniziativa della Regione Lombardia. L’Assessore a Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Alessandra Locatelli, ha annunciato la possibilità di inoltrare la domanda per il Bonus badanti a partire dal 4 ottobre.
La richiesta per il contributo (erogato sotto forma di rimborso) spetta sia alla persona assistita sia ad un familiare, non necessariamente convivente. In ogni caso, i richiedenti devono risiedere in Lombardia da almeno 5 anni.
È necessario, poi, che l’interessato al Bonus abbia sottoscritto un contratto regolarmente registrato, alla data di presentazione della richiesta, ed in corso di validità, con un assistente familiare iscritto in uno o più Registri territoriali presso gli Ambiti Territoriali.
Per ulteriori informazioni sull’assistenza agli ammalati, consulta il seguente articolo: “Come assumere un familiare come badante o colf per le attività domestiche“.
Bonus badanti: i requisiti reddituali
Per il riconoscimento del Bonus badanti, bisogna possedere anche ulteriori requisiti. È obbligatoria, infatti, l’esibizione di una documentazione ISEE che rispetti determinati tetti massimi.
Il limite imposto dalla Regione Lombardia è di 35 mila euro. L’ISEE, inoltre, è importante anche per la quantificazione della cifra spettante.
Bisogna inoltrare l’ISEE della persona assistita, se è essa a richiedere il contributo. Se, invece, è un familiare a presentare la domanda, allora l’ISEE deve riferirsi a quest’ultimo. Qualora, infine, le operazioni siano effettuate dall’amministratore di sostegno o dal tutore, l’ISEE di riferimento è quello della persona assistita.
Il Bonus badanti della Regione Lombardia è rivolto alle persone assistite o ai familiari, sotto forma di rimborso per i costi sostenuti per la retribuzione degli assistenti familiari. Nello specifico, il rimborso non può superare il 60% delle spese affrontate.
Le cifre accordate variano da beneficiario a beneficiario, sulla base dei differenti limiti di ISEE. Quest’ultimo documento, dunque, serve anche per la determinazione dell’importo del rimborso. In particolare:
- con ISEE uguale o minore di 25 mila euro, è previsto un tetto massimo di 400 euro;
- un ISEE superiore a 25 mila euro e fino a 35 mila euro, invece, da diritto ad una cifra di 2 mila euro.
Come richiedere l’agevolazione?
Gli interessati possono presentare domanda a partire dal 4 ottobre 2022. La richiesta, però, può pervenire solo in via telematica. Dunque, il richiedente (sia l’assistito sia il familiare) deve accedere al sistema utilizzando le seguenti credenziali:
- SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale;
- CNS/CRS, Carta Nazionale dei Servizi o Carta Regionale dei Servizi;
- CIE, Carta d’Identità Elettronica.
Per il Bonus badanti della Regione Lombardia, la domanda deve essere inviata attraverso il Sistema informativo Bandi online, facilmente consultabile tramite il sito internet della Regione.
Oltre al modello correttamente compilato, il richiedente deve allegare la certificazione necessaria. Nello specifico, è richiesto il contratto di lavoro sottoscritto con l’assistente familiare e i resoconti delle spese realmente affrontate.
Nel caso in cui vi siano dubbi o necessità di chiarimenti relativi al corretto inoltro della domanda di contributo, è possibile consultare l’avviso pubblico, in allegato alla pagina informativa presente sul portale online della Regione Lombardia.