L’attesa per sapere quando accendere i riscaldamenti nei mesi più freddi dell’anno è finita. Il Decreto è stato firmato, scopriamo i dettagli della normativa.
Le ipotesi delle settimane passate saranno state confermate nel Decreto firmato dal Ministro Cingolani?
Viviamo nell’era delle restrizioni, dopo quelle legate alla pandemia arrivano quelle riguardanti i riscaldamenti. Un lento declino a cui assistiamo da protagonisti e dal quale sarà difficile riprendersi in tempi brevi. Quanto ancora durerà la guerra in Ucraina? Per quanto tempo ancora dovremo vivere nella paura che un evento catastrofico interrompa le nostre vite? Mentre una nube scura che promette tempesta ombreggia le nostre giornate, ci ritroviamo a fare i conti – letteralmente – con le conseguenze del periodo storico in cui si troviamo. E questi conti non quadrano nemmeno un po’. Tra le varie emergenze l’aumento repentino e smisurato del costo della luce e del gas. Bollette triplicate in 30 giorni per imprenditori che non sanno più come portare avanti l’attività che fino a poco tempo fa era fonte di sostentamento. Fatture dagli importi smoderati per le famiglie costrette a diventare insolventi per sopravvivere. In tutto questo si cercano strategie di risparmio e riduzione dei consumi. Interviene un Decreto che limita l’accensione dei riscaldamenti durante il prossimo inverno. Vediamo come.
Accendere i riscaldamenti, quando sarà possibile?
Il Ministro della Transizione Ecologica Cingolani ha firmato il Decreto che riduce l’accensione dei termosifoni di un’ora al giorno e abbassa le temperature di un grado. Non più 20 gradi, dunque, ma 19 nelle case degli italiani e 17° negli edifici industriali, artigianali e simili. L’intento è risparmiare 2,7 miliardi di metri cubi di gas secondo quanto previsto dal Piano di riduzione dei consumi di gas naturale.
Per raggiungere l’obiettivo è stato deciso di ridurre di un’ora al giorno l’accensione dei riscaldamenti e di accorciare di 15 giorni il periodo previsto per il funzionamento dei termosifoni nella stagione invernale 2022/2023. Nello specifico la data di accensione è posticipata di 8 giorni e quella di spegnimento è anticipata di 7 giorni.
Le sei zone climatiche con date e orari
I residenti nella Zona A (clima caldo come a Lampedusa e Porto Empedocle in Sicilia) potranno accendere i termosifoni dall’8 dicembre al 7 marzo per un massimo di 5 ore giornaliere. Nella Zona B (Agrigento, Messina, Trapani, Reggio Calabria) l’accensione è prevista l’8 dicembre e lo spegnimento il 23 marzo per un massimo di 7 ore giornaliere.
La Zona C (Napoli, Imperia, Cagliari e Taranto) prevede l’accensione tra il 22 novembre e il 23 marzo con 9 ore giornaliere massime. La Zona D, invece, (Roma, Firenze, Foggia, Ancona e Oristano) permette di accendere i riscaldamenti dall’8 novembre al 7 aprile per un massimo di 11 ore giornaliere.
Dal 22 ottobre al 7 aprile è il range temporale della Zona E (Milano, Torino, Bologna, Aosta e L’Aquila) per 13 ore giornaliere. Infine, nessuna restrizione è prevista nella Zona F, i territori più freddi.
Concludiamo segnalando che le limitazioni non si applicheranno negli ospedali, nelle case di cura, negli asili, nelle piscine e nelle saune. Sono esenti dalla riduzioni, infine, gli edifici industriali e artigianali provvisti di deroghe comunali e gli edifici con impianti alimentati da energie rinnovabili.
Raccontateci quali soluzioni state adoperando per contrastare i rincari
Come risparmiare sulle bollette? InformazioneOggi da voce alle imprese, ai professionisti e alle famiglie che vivono costantemente lo shock energetico. La vostra voce è importante, raccontateci quali soluzioni state adoperando per contrastare i rincari inviando una mail alla “Posta di informazioneoggi.it”