Al via le richieste per accedere all’assistenza sociale in base a determinate soglie ISEE. Scopriamo di più circa l’ambizioso progetto.
I cittadini economicamente più fragili devono essere sostenuti da Stato, Regioni e amministrazioni comunali. Da qui la nuova iniziativa di assistenza sociale.
La povertà dilaga in Italia e sempre più famiglie faticano a ristabilire un equilibrio economico dopo la pandemia e l’aumento del costo della vita. Le realtà economicamente fragili che necessitano di aiuto possono contare su alcuni aiuti dello Stato ma spesso tali agevolazioni non sono sufficienti per mantenere una soddisfacente qualità della vita. E in una nazione che si rispetti tutti i cittadini dovrebbero poter soddisfare i bisogni di prima necessità senza difficoltà. Dove l’aiuto del Governo manca, possono intervenire le amministrazioni comunali con misure rivolte alla parte di popolazione economicamente più fragile. È il caso del Comune di Udine che ha avviato un progetto di Assistenza Sociale che dovrebbe essere preso come esempio dalle altre città italiane.
Assistenza Sociale, un progetto per chi è in difficoltà economica
La Giunta del Comune di Udine ha confermato recentemente alcune iniziative rivolte ai soggetti in difficoltà economica. Una misura riguarda l’abbonamento mensile degli autobus gratis per chi ha ISEE inferiore a 7.500 euro e gratuito solo per una linea in caso di ISEE compreso tra 7.500 e 10 mila euro. I cittadini interessati possono inoltrare ISEE e richiesta fino al 21 marzo 2023.
Una seconda iniziativa, invece, riguarda l’assistenza economica fornita tramite servizi sociali. Si tratta di un progetto attivato già nel 2020 che ha coinvolto 115 utenti per una spesa del Comune di 140 mila euro. Nel 2021 i costi sono saliti a 160 mila euro nonostante il numero dei beneficiari si sia ridotto a 109 euro. Durante l’anno in corso si stima di aiutare 161 persone per un costo di 197 mila euro. Sul portale del Comune si potranno trovare tutte le informazioni di interesse.
Un secondo progetto rivolto ai più giovani
Ad Udine un secondo progetto ha preso piede. Si chiama Connessi a scuola e prevede una serie di indagini da svolgere negli istituti scolastici secondari. L’obiettivo è comprendere il grado di sofferenza psicologica degli adolescenti associata all’uso dei social network attraverso test, questionari e colloqui. In questo modo si potranno avere gli strumenti idonei per prevenire il disagio adolescenziale. Problema comune in tanti giovani italiani e, di conseguenza, sarebbe opportuno che uno screening del genere venga effettuato in ogni scuola.