Avere diritto ad un Bonus e non saperlo, perché perdere l’occasione di ottenere soldi? Scopriamo come ricevere gli arretrati delle agevolazioni e delle pensioni.
Lo Stato eroga numerosi Bonus di sostegno al reddito ma non tutti sanno di lasciarsi scappare interessanti occasioni.
Il numero di agevolazioni che il Governo, l’INPS e le Regioni erogano periodicamente è elevato. Tutto nasce dall’esigenza di sostenere economicamente la popolazione in difficoltà soprattutto in questo periodo di inflazione alle stelle. Per ricevere il Bonus dedicato, però, è necessario inoltrare domanda. Ciò presuppone che tutti sappiano quali sono le misure attive, come riceverle e, soprattutto, quali sono le condizioni da rispettare. E, invece, tante persone – soprattutto i più anziani – non sono al corrente dei benefici che potrebbero richiedere. L’INPS dedica intere sezioni sul proprio portale per cercare di aiutare i pensionati e i cittadini nella ricerca dei Bonus loro dedicati. Poi ci sono le richieste avanzate senza risposta, agevolazioni che spettano di diritto non ricevute. Come richiedere, in questo caso, arretrati e delucidazioni?
Bonus e arretrati, cosa occorre sapere
Tanti pensionati devono ricevere gli arretrati della pensione di invalidità 2022. Si tratta di maggiorazioni del valore fino a 651 euro al mese a partire dal 20 luglio 2020. Una cifra altissima che potranno ottenere tutti coloro che si renderanno conto dell’errore dell’INPS. Poi c’è il Bonus 200 euro erogato automaticamente sul cedolino di luglio 2022. È possibile che per ritardi e sbagli ancora i pensionati o i lavoratori non siano riusciti a ricevere la somma spettante pur soddisfacendo i requisiti.
Insomma, qualora ci si accorgesse di aver diritto agli arretrati di Bonus e pensioni basterebbe accedere al portale dell’INPS utilizzando le credenziali digitali – SPID, CIE, CNS – ed entrare poi nella sezione dell’agevolazione di interesse. A questo punto occorrerà compilare il Modello AP70 e inviarlo. In caso di difficoltà si potrebbe richiedere l’aiuto dei CAF o dei Patronati. Ricordiamo che grazie al servizio delega SPID l’operazione potrà essere compiuta da un familiare dell’interessato.
Ecco l’errore da risolvere subito
A volte l’errore parte dall’INPS, altre volte dal cittadino. Nel caso del Bonus una tantum, ad esempio, l’ente della previdenza ha comunicato che più volte ha dovuto bloccare la procedura di erogazione per mancanza dei dati reddituali. Chi nel 2021 ha ricevuto un reddito inferiore a 35 mila euro (requisito per ottenere i 200 euro) può inoltrare domanda di accesso alla misura tramite portale o CAF allegando la documentazione che attesta la soddisfazione della condizione. Stesso suggerimento per il Bonus 150 euro di prossima erogazione. In questo caso, però, il limite reddituale scende a 20 mila euro.