I dipendenti in malattia e le lavoratrici in congedo di maternità noteranno il Bonus 200 euro una tantum in busta paga solo a determinate condizioni.
Scopriamo a chi spetta l’agevolazione contro l’inflazione attivata dall’ormai ex Governo Draghi.
Il gran parlare intorno al Bonus 200 euro una tantum continua. Sebbene la misura sia stata resa nota a maggio e a luglio siano iniziate le prime erogazioni, dubbi e aggiornamenti continuano ad essere protagonisti del mese di ottobre. Diverse categorie di cittadini sono ancora in attesa dell’accredito. I disoccupati Naspi, DIS-Coll e i disoccupati agricoli in primi, i lavoratori autonomi e professionisti, i lavoratori stagionali e gli incaricati alle vendite a domicilio. Non dimentichiamo poi i beneficiari inseriti in un secondo momento ossia i precari della scuola (con contratto in scadenza il 30 giugno 2022), i collaboratori sportivi, i neo pensionati dal 1° luglio dell’anno in corso, i dottorandi e gli assegnisti di ricerca. Inizialmente esclusi dalla misura e inseriti solo in estate, poi, troviamo quei lavoratori che non hanno beneficiato dello sgravio contributivo dello 0,8% tra gennaio e giugno perché in malattia, in congedo di maternità, assenti per malattia del figlio o in cassa integrazione.
Dipendenti in malattia e lavoratrici in maternità, a chi arriva il Bonus
L’INPS ha chiarito con la Circolare numero 111 del 7 ottobre 2022 che riceveranno il Bonus 200 euro i dipendenti con contribuzione figurativa integrale. I contributi figurativi vengono erogati in assenza dei versamenti effettivi a carico del dipendente durante i periodi di assenza dal lavoro per diverse cause. La malattia propria o di un figlio, la nascita di un bambino, la disoccupazione o la cassa integrazione.
Naturalmente per ricevere il Bonus 200 euro una tantum occorrerà rispettare specifiche condizioni. I lavoratori dovranno essere in forma durante il mese di ottobre 2022. In più dovranno avere avuto un rapporto di lavoro nel mese di luglio 2022, anche se con datore di lavoro differente. Poi, naturalmente, c’è il limite reddituale da rispettare ossia la soglia dei 35 mila euro per il 2021.
Come ottenere il trattamento una tantum
Per poter ricevere il trattamento occorrerà inviare al datore di lavoro un’autodichiarazione. Con il documento si attesterà di non beneficiare dell’indennità di cui agli articoli 31 e 32 del DL 50/2022, di non essere a conoscenza di non avere diritto alla misura avendola già ricevuta e di essere stato destinatario di contribuzione figurativa tra il 1° gennaio 2022 e il 18 maggio 2022.
Soddisfacendo requisiti e inviando l’autodichiarazione si potrà ricevere il Bonus 200 euro ad ottobre e, successivamente, il Bonus 150 euro.