Forse non tutti sanno che è valevole un credito di imposta per le spese effettuate per lo svolgimento di corsi di attività fisica adattata. Quando fare domanda e come sfruttare il bonus in oggetto.
In questi ultimi anni, bonus ed agevolazioni varie hanno caratterizzato le scelte politiche dell’Esecutivo.
La finalità è sempre la stessa: costituire un insieme di contributi e sgravi utili a risparmiare, e ciò a maggior ragione nei tempi odierni in cui gli aumenti dei prezzi e il boom dell’inflazione non fanno pensare ad un futuro roseo sul fronte economico.
Ebbene, in quella che è oggi una ‘giungla’ di tanti bonus diversi – e vedremo presto come il nuovo Governo intenderà agire in proposito – non va dimenticato un credito d’imposta particolare, ovvero il cd. bonus per attività fisica adattata.
Di che si tratta? E come accedere all’agevolazione? Lo vedremo insieme nel corso di questo articolo, facendo chiarezza su un bonus non così conosciuto tra i più. I dettagli.
Bonus attività fisica adattata: il contesto di riferimento
Il provvedimento dell’Amministrazione finanziaria dello scorso 11 ottobre ha fatto chiarezza su questi argomenti. Infatti, l’Agenzia delle Entrate ha dettagliato le regole per conseguire i credito d’imposta per attività fisica adattata (AFA), previsto dall’ultima manovra per le spese effettuate in proposito – e debitamente documentate – nel corso dell’anno solare 2022 – ovvero da primo gennaio al 31 dicembre di quest’anno.
Ma che cos’è l’attività fisica adattata che permette di accedere al bonus credito d’imposta ad hoc? Ebbene, in base alla definizione di cui alla norma (d. lgs. n. 36/2021), il legislatore intende fare riferimento ad esercizi fisici prescritti per situazioni particolari. Pensiamo ad es. a disturbi neuromotori, patologie croniche o disabilità fisiche come osteoporosi o artrosi, che necessitano appunto di attività, effettuate anche in gruppo, con la supervisione, la guida e il controllo di un professionista competente e in luoghi e strutture non sanitarie.
I programmi di esercizio fisico in oggetto – detti anche corsi A.F.A. (attività fisica adattata) non sono sanitari e sono rivolti alla popolazione adulta e anziana. Comportano ovviamente delle spese e sono caratterizzati da un protocollo di esercizi ben definiti condotti da istruttori laureati in scienze motorie e/o in fisioterapia.
Finalità dei corsi A.F.A.
Scopo dell’attività adattata è migliorare il livello di attività fisica, il benessere e la qualità della vita delle persone che la svolgono. I corsi A.F.A. sono infatti mirati a migliorare lo stile di vita, ma anche a prevenire o alleviare una disabilità o un problema di salute già presente.
Vero è infatti che per non poche malattie croniche il processo disabilitante è peggiorato dall’effetto supplementare della sedentarietà. Proprio l’attività fisica adattata, se svolta con costanza, può far recuperare tono ai muscoli, migliorare la situazione delle articolazioni, accrescere la resistenza alla fatica, abbassare il dolore e – in definitiva – migliorare la qualità della propria esistenza.
Ben si comprende allora l’iniziativa in oggetto e il bonus previsto per chi svolge queste attività.
Quando fare domanda del bonus credito d’imposta per spese effettuate per attività fisica adattata?
La domanda del credito d’imposta per spese effettuate per attività fisica adattata può essere fatta pervenire dal 15 febbraio 2023 al 15 marzo 2023 secondo le consuete modalità, ovvero direttamente dal contribuente o attraverso un intermediario abilitato all’operazione. Di riferimento è il servizio web disponibile nell’area riservata del sito web dell’Agenzia.
Il bonus per spese effettuate per attività fisica adattata può essere sfruttato dal beneficiario nell’ambito della dichiarazione dei redditi per il periodo d’imposta 2022, in diminuzione delle imposte dovute. Ma attenzione perché l’eventuale ammontare non sfruttato potrà essere utilizzato negli anni a venire.
Vediamo ora in sintesi che cosa succede dopo la presentazione della domanda per accedere al bonus in oggetto, consistente in un credito d’imposta:
- all’interessato è rilasciata una ricevuta che attesta la presa in carico della richiesta dell’agevolazione, oppure lo scarto indicandone le relative motivazioni;
- con posteriore provvedimento, l’Agenzia delle Entrate, sulla scorta del rapporto tra entità delle risorse stanziate (1,5 milioni di euro per l’anno in corso) e entità totale delle spese agevolabili di cui alle domande inviate dagli interessati, pubblicherà la percentuale del credito d’imposta spettante per ogni soggetto.
Individuazione dell’effettivo credito d’imposta sfruttabile come bonus soltanto dopo la raccolta di tutte le istanze
Pertanto l’individuazione effettiva del valore del credito d’imposta sarà fatta solo ex post. Occorrerà aspettare la raccolta di tutte le istanze e poi l’Amministrazione finanziaria comunicherà quanto sarà possibile ottenere come percentuale di bonus.
Ribadiamo quelle che sono le caratteristiche cruciali di questo credito d’imposta: il bonus per attività fisica adattata è sfruttabile nella dichiarazione dei redditi per quanto riguarda il periodo d’imposta 2022, in diminuzione delle imposte dovute. Mentre l’eventuale ammontare non utilizzato potrà essere fruito negli anni successivi.
Rinviamo infine alla pagina web ad hoc del sito dell’Agenzia delle Entrate, in cui è visualizzabile e scaricabile il provvedimento dell’11 ottobre scorso, ma anche il modello per la richiesta del credito d’imposta per spese sostenute per attività fisica adattata e le istruzioni per la compilazione.