Chi ha diritto a ricevere il bonus 150€ in merito all’assegno sociale: dettagli, requisiti e aspetti al riguardo
Alta l’attenzione su temi economici, come nel caso del bonus 150 euro su assegno sociale: dettagli, aspetti, requisiti e altri elementi in merito.
Tra coloro che beneficeranno del bonus 150€ vi è anche chi percepisce l’assegno sociale; nel dettaglio si tratta della indennità una tantum che si legherà, tra gli altri beneficiari, anche ad invalidi civili e titolari di assegno sociale.
A spiegarlo, Invaliditaediritti.it, che si sofferma proprio su tale aspetto, circa dunque invalidi e disabili inseriti tra i 22 milioni di beneficiari del sostegno. Ma quali i requisiti per l’ottenimento della misura e quali le categorie di beneficiari?
Nel caso di chi riceve la prestazione assegno sociale e di reddito all’anno non maggiore di 20mila€ si ha diritto a tale misura.
Stando a quanto precisato da INPS, la misura riguarda i pensionati che risiedono in Italia e titolari di 1 o più trattamenti di tipo pensionistico. Ovverosia pensione oppure assegno sociale. Pensione oppure assegno circa invalidi civili, ciechi e sordomuti. E ancora trattamenti di accompagnamento alla pensione.
In questi casi, vi sarà l’arrivo della misura in modo automatico sulla pensione di competenza di novembre 2022, senza che occorra – si legge – la presentazione della richiesta.
Al contempo, nel mese di novembre, vi sarà ancora l’applicazione degli aumenti legati alla rivalutazione parziale ed anticipata delle pensioni le quali, anche in tal caso, ha visto la conferma da INPS mediante circolare.
Assegno sociale e bonus 150€: requisiti e tema pensione
Vari e diversi gli argomenti rilevanti legati all’economia, come nel caso dell‘assegno sociale: in alcuni casi si può portare a 780€? Di che si tratta e aspetti da approfondire qui.
L’iNPS mediante circolare numero 114 del 13.10.22, ha specificato che la rivalutazione parziale delle pensioni legata al decreto Aiuti – bis sarà riguardante anche invalidi civili, così come chi percepisce assegno sociale.
Gli aumenti si legheranno poi anche ai beneficiari di una misura di accompagnamento a pensione, come nel caso dell’ape sociale. Vi è già stata l’applicazione, spiega Invaliditaediiritti.it, degli aumenti in merito a pensioni di invalidità e circa l’assegno sociale sin da ottobre di quest’anno.
Insieme al bonus 150€, gli eventuali soggetti interessati, troveranno anzitutto l’applicazione della rivalutazione delle pensioni sin da 01.10.2022 e sino a 31.12.22. La rivalutazione parziale applicata riguarda un anticipo inerente la perequazione piena che sarà calcolata al gennaio del prossimo anno.
Ad esser previste è l’applicazione di un aumento che si attesta al due per cento nel momento il cui il trattamento di pensione non vada a superare i 2693€ lordi/mese.
Poi, del conguaglio dello 0,2 per cento allo 01.11.22., e nel dettaglio riguarda l’inflazione definitiva (2021) che si è attestata all’1,9 per cento, a dispetto della rivalutazione iniziata con tasso provvisorio dell’1,7 per cento.
L’aumento con conguaglio vedrà l’applicazione soltanto al novembre 2022, mentre quello parziale del due per cento è previsto anche circa l’assegno sociale del dicembre 22. Inattesa poi della rivalutazione piena a gennaio dell’anno prossimo. Secondo i dati dell’inflazione, questa sarebbe all’incirca sull’otto per cento.
Volendo per ipotesi procedere ad un esempio, nel caso in cui si percepisse un assegno sociale pari a 468,28€, aggiungendo a novembre il due per cento e poi uno 0,2 per cento, si andrà a percepire 478,60.
Tra aumenti e misura una tantum, a novembre si intascherebbero in tal caso 628,60€.
Assegno sociale, requisiti
Quando si parla di assegno sociale si fa riferimento ad una misura la cui erogazione dipende da INPS a domanda, e che non si lega ai versamento di contributi. Riguarda soggetti che versano in condizioni di disagio dal punto di vista economico, raggiunti sessantasette anni di età anagrafica.
L’importo nella misura piena, per tredici mensilità, è pari a 468,28€. Gli importi vanno a determinarsi a seconda del reddito personale oppure coniugale di chi fa richiesta. In caso di assenza di altro reddito, lo si riceve per intero.
In presenza invece di un reddito, l’erogazione riguarderà import ridotti, pari alla differenza tra importo intero annuale dell’assegno e l’ammontare del reddito percepito all’anno.
Rispetto alle soglie di reddito oltre cui non andare, queste sono di 6.085,43€ (da solo) e 12.170,86€ (coniugato).
Superare il limite reddituale previsto va a comportare la sospensione dell’assegno.
Rispetto poi al bonus 150€, Invaliditaediritti.it spiega che qualora non si avessero i requisiti per ricevere la misura sull’assegno sociale, si potrebbe rientrare in altra categoria. Così come, tenendo conto che si può chiedere solo 1 volta, qualora in famiglia vi fossero più categorie di soggetti beneficiari, potrebbero riceverlo.
Soltanto in 1 caso non si può ottenere più bonus in famiglia, ovvero nel caso in cui vi sia un percettore del RdC.
Bonus 150€, assegno social e non soltanto: chi ne ha diritto
L’indennità una tantum da 150€ su assegno sociale e pensioni di invalidità dunque, ma non soltanto, visto che varie sono le categorie che potranno ricevere la misura in questione.
Si tratta dei lav. dipendenti con un retribuzione imponibile (novembre) sino a 1538€. Arriverà in via automatica in busta paga, previa la dichiarazione di non esser percettore di altre prestazioni non compatibili.
Colf e disoccupati. Rispetto ai lav. domestici che hanno percepito la misura da 200€, questi la riceveranno da INPS. La misura riguarderà anche chi a novembre avrà percepito NASPI. E chi nel 2022 ha l’indennità di disoccupazione agricola (competenza 2021).
Si legge ancora dei co.co.co., dottorandi e assegnisti di ricerca. Coloro che avranno la misura previa richiesta. Tali categorie non è necessario siano iscritte ad altre forme previdenziali obbligatorie. Limite reddito annuo al max di 20mila€. Per quanto attiene i lav. stagionali, a tempo e intermittenti, così come chi è iscritto al fondo pensione lavoratori, ad esser chieste sono quantomeno cinquanta giornata di lavoro.
Chi percepisce il RdC lo riceverà d’ufficio con la ricarica di novembre 2022. E ancora, autonomi senza P.IVA e incaricati delle vendite a domicilio, che hanno già beneficiato della misura da 200€. E gli autonomi, per cui si prevede che la misura di 200€ per redditi sino 35mila€ si incrementa di 150€ a patto che nel 2021 vi sia stata un redito nel complesso sino a 20mila€.
Questi alcuni dettagli. È bene e opportuno approfondire per saperne di più e informarsi anche tramite confronti con professionisti e soggetti competenti in materia.