Assumere anche una piccola tazzina di caffè può essere un serio pericolo per la nostra salute, anche se fatichiamo a rinunciarci.
Non importano le dosi, non importa il momento della giornata: il caffè in alcuni casi è un pericolo da scongiurare assolutamente. Rinunciarci, delle volte, è l’unica vera soluzione.
Per quanto non si possa fare a meno di prendere un caffè, in alcune situazioni è sempre bene prima ragionarci un po’ su. Bisogna venire a patti con la propria situazione e capire qual è la cosa giusta da fare. Non fa nulla se si verrà meno ad una delle usanze più comuni della nostra Italia: quando in ballo c’è la salute, tutto cambia. Sicuramente, oggi il caffè risulta essere una delle bevande più bevute da noi italiani, speriamo, almeno, dietro l’acqua.
Il caffè, come diceva il grande Luciano De Crescenzo, è una scusa per incontrare un amico, stare un po’ con lui e mostrargli il bene che si prova. Un’occasione, dunque, per rivedere gli affetti lontani, oppure vicini, per conoscersi oppure per fare il punto della situazione. Ritenuto dai lavoratori e dagli universitari una piccola pausa di relax, che genera uno stop mentale alle attività appena fatte, il caffè è un inno all’unione. Tuttavia, alcuni soggetti, loro malgrado, devono iniziare a capire che è arrivato il momento di farne a meno.
Perché il caffè può fare del male e costituire un pericolo per la nostra salute, lo riporteremo di seguito. Prima, però, diamo un’occhiata ad altre interessanti questioni che riguardano sempre il mondo della salute. Si potrebbe prevenire la demenza senile grazie all’attività della meditazione; almeno questo è quanto conferma la scienza. Oppure, secondo un altro studio, gli antibiotici producono su di noi il loro effetto benefico solo perché ne siamo pienamente convinti. Dopo aver letto questo, concentriamoci sul caffè e sul perché e quando dovrebbe essere tolto di mezzo.
Le situazioni in cui il caffè può essere un serio pericolo, tutto quello che non sapevi
Iniziamo dai farmaci che si usano contro l’influenza. A quanto pare, prendere un caffè dopo averli assunti, non è affatto una cosa banale. Tali farmaci risultano essere degli stimolanti che non vanno proprio d’accordo con la caffeina. Infatti, unire queste due entità in persone già di loro nervose, potrebbe seriamente incidere su vari aspetti del sonno e, soprattutto, sulla sua qualità.
Oppure, per chi soffre di problemi legati al deficit dell’attenzione, il caffè, col suo essere un eccitante, va in contrasto coi calmanti necessari per una simile condizione. Tali farmaci hanno lo scopo di ridurre, quanto il più possibile, l’iperattività e, assieme ad essa, anche la distrazione. Di conseguenza, se si prende il caffè assieme ad un calmante, tutto il lavoro del farmaco viene spazzato via.
Per non parlare, poi, di chi soffre di reflusso grasto-esofageo o di quella una brutta sensazione di acidità che si sente in gola. Chi si trova in condizioni del genere, vedrà il proprio medico vietargli, tra le prime cose, proprio l’amato caffè. Il motivo è semplice: questa bevanda può soltanto aumentare quelle orribili sensazioni. E i farmaci che servono per combatterle devono essere assunti a stomaco vuoto. È inutile dire che mai e poi mai devono essere accompagnati dal caffè.
Le alter situazioni in cui il caffè è da tenere assolutamente alla larga
Anche per chi soffre di pressione il caffè può diventare un pericolo. I farmaci assunti in questo caso e il caffè preso subito dopo o prima, insieme possono mettere chi ne soffre in una situazione di disagio. Infatti, si sente sempre il bisogno di andare al bagno, una cosa che non fa bene all’organismo, dato che ne comporta la disidratazione.
Un discorso simile vale anche per chi assume farmaci per la tiroide. Stiamo parlando di compresse oppure di gocce che alla base hanno una componente alcolica. Queste, poi, devono essere assunte di prima mattina, prima di colazione e, quindi, a stomaco vuoto al 100%. Dopo averle prese, bisogna stare a digiuno per altri trenta minuti affinché abbiano effetto. Dunque, il caffè non aiuta proprio.
Infine, per chi soffre di osteoporosi vale lo stesso discorso di chi soffre di disturbi dell’attenzione. Assumere il caffè con i farmaci, o dopo, o prima, può rendere quest’ultimi davvero inutili. E, quindi, tutta la cura non avrà più senso e non si andrà a risolvere un bel niente!
Le informazioni presenti nell’ articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi.