Si sente spesso parla di colesterolo buono e di colesterolo cattivo. La differenza tra i due esiste e non è banale come può sembrare.
Per quanto entrambi abbiano alla base il termine colesterolo, e per quanto rappresentino due aspetti di uno stesso concetto, in realtà sono molti diversi.
In TV, dal medico, tra i vicini e gli amici, soprattutto quando si raggiunge una certa età, il tema più quotato è quello del colesterolo. Sembra proprio che questa entità risulti essere una dei parametri fondamentali della nostra salute. Anzi, ci correggiamo: è uno dei parametri da cui non può prescindere il nostro stato salutare. Il colesterolo, infatti, influenza tantissimo il nostro organismo e tenerlo sotto controllo in maniera vigile è quasi un dovere a cui non potersi esimere.
Tuttavia, scendendo ancora di più nel particolare, sentiamo spesso due termini fondamentali: colesterolo buono e colesterolo cattivo. Può mai essere il colesterolo sia buono che cattivo? Se la risposta è sì, esiste più di una differenza che ci permette di capire queste due realtà? Possiamo rispondere a questa domanda che può bastarci anche una sola differenza per capire il perché di una simile scissione.
Prima, però, di addentrarci al ragionamento necessario per capire, diamo un’occhiata anche ad altre notizie che possono fare bene alla nostra salute. Scopriamo insieme tutte le proprietà benefiche delle noci e i loro risvolti positivi sulla nostra vita. Oppure, al contrario, abbandoniamo assolutamente quattro abitudini, ormai quotidiane, che possono provocarci il cancro. Detto questo, lasciamo quanto detto e conosciamo la sostanziale differenza tra i due tipi di colesterolo poco prima menzionati.
La differenza che ignoravi tra il colesterolo buono ed il colesterolo cattivo
Ovviamente, un articolo del genere dovrebbe cominciare con la definizione tipica di cosa sia il colesterolo. Ma non è il nostro caso dato che, senza troppi giri di parole, vogliamo arrivare dritti al punto. In un secondo momento, poi, spiegheremo anche altri aspetti generali del colesterolo.
Fatta questa premessa, il colesterolo può essere detto o cattivo o buono per una sola differenza: le lipoproteine che hanno il compito di trasportarlo nel sangue. Di queste se ne possono ricavare due: le lipoproteine ad alta intensità e le lipoproteine a bassa intensità. Le prime hanno il compito di trasportare il colesterolo dai centri periferici agli organi o che ne fanno uso oppure lo eliminano. Ad esempio, citiamo il fegato che è l’unico organo in grado di eliminarlo.
Per quanto riguarda le seconde, queste hanno a proprio carico una maggiore dose di colesterolo e quindi un numero troppo grande delle stesse non è affatto una cosa buona. Il motivo è presto detto: le stesse possono comportare ad un accumulo di grasso nella zona delle arterie. Ma non è finita qui, perché potrebbero anche creare delle placche aterosclerotiche e, di conseguenza, aumentare la possibilità di ammalarsi di patologie di tipo cardiovascolare.
Cos’è il colesterolo e come possiamo prendercene cura?
Fatta la nostra spiegazione sulla differenza tra colesterolo buono e cattivo, possiamo contrarci sullo stesso, nella maniera più neutra possibile. Il colesterolo è una molecola che si trova nel sangue e fa parte della famiglia dei lipidi. Circa l’80% dello stesso è prodotto dal nostro organismo e una piccola dose, invece, lo raggiunge tramite i cibi che assumiamo. Per quanto possa sembrare un qualcosa di negativo, in realtà è importantissimo per la nostra salute. Ovviamente, parliamo di livelli concentrati e definibili giusti.
Il colesterolo permette, con la sua presenza, di costruire le membrane cellulari e gli ormoni steroidei. Inoltre, è fondamentale affinché il nostro organismo funzioni nella maniera più corretta possibile. Quando, però, i livelli iniziano ad innalzarsi, allora c’è da stare attenti. Per tenere sotto controllo il colesterolo, magari prima di applicare una cura di tipo farmacologica, si potrebbe cambiare stile di vita. È fondamentale, però, che sia un medico a prendere la decisione.
Si consiglia, dunque, di seguire un regime alimentare sano, evitando anche di bere alcool, di fumare e di mangiare cibi grassi. Una grande differenza, poi, potrebbe farla anche l’attività fisica, nemica numero uno della sedentarietà. Per quanto riguarda i farmaci, i più usati sono i fibrati, le statine e i fitosteroli.
Le informazioni presenti nell’ articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi.