I Buoni fruttiferi postali (BFP) sono strumenti finanziari e come tali sono soggetti a tassazione ma in molti non lo sanno. Vediamo quali sono.
I Buoni fruttiferi postali sono titoli emessi dalla Cassa depositi e prestiti, distribuiti da Poste Italiane e garantiti dallo Stato.
Inoltre, i buoni insieme ai libretti di risparmio sono tra gli strumenti di investimento preferiti dagli italiani.
Quali sono le tasse sui Buoni fruttiferi postali? In molti non lo sanno
Tra le tasse da pagare sui Buoni fruttiferi postali cโรจ la tassa agevolata che, come per i BTP, BOT CCT, รจ pari al 12,50%. Si tratta del pagamento sugli interessi lordi maturati ogni giorno sul buono sottoscritto. Questa aliquota รจ rimasta invariata dal 1997 anno in cui รจ stata introdotta. Invece, per gli altri strumenti finanziari lโimposta sugli interessi รจ del 26%.
Unโaltra tassa รจ lโimposta sui guadagni di Borsa. Tale tassa grava sulle plusvalenze cioรจ sui guadagni, mentre niente รจ dovuto in caso di perdita di capitale (le cosiddette minusvalenze). In termini tecnici, tale imposta si chiama capital gain รจ, per i titoli di Stato e i BFP, ammonta sempre al 12,50% della differenza fra il prezzo di acquisto e di vendita.
Imposta sul bollo
Non solo questo due tasse si devono pagare sui buoni fruttiferi ma anche lโimposta di bollo. Questa รจ pari a 2 per mille annuo del controvalore giacente sul dossier dei titoli. Applicata dal 2014 entra in vigore in modo automatico dopo la comunicazione della rendicontazione del deposito titoli, ossia della consistenza patrimoniale alla data di emissione.
Tale comunicazione, dal 2018, avviene ogni tre mesi (normativa MiFID2). Per fare un esempio, il risparmiatore che ha 10mila euro investiti in buoni postali deve versare allo Stato 5 euro a trimestre, ovvero 20 euro allโanno (di solito il 31 dicembre di ogni anno).
Perรฒ, lโimposta di bollo non si paga se il risparmiatore ha BFP con un importo inferiore a 5mila euro. Attenzione perรฒ, cosรฌ come succede sui conti correnti, se si รจ titolari di piรน buoni fruttiferi postali, anche se ognuno di importo inferiore a tale cifra, lโimposta di bollo รจ calcolata nella sua totalitร . Per esempio, se un investitore รจ titolare di due buoni postali dal valore di 3mila euro ciascuno dovrร pagare lโimposta perchรฉ il totale รจ 6mila euro. Per evitare il pagamento, si possono intestare i buoni a persone diverse.