Ape Sociale è l’anticipo pensionistico riservato ad alcune categorie di lavoratori che abbiano compiuto almeno 63 anni di età.
Per poter accedere a questa indennità a carico dello stato, oltre a non essere già titolari di pensione diretta in Italia o all’estero, è necessario rispettare alcune condizioni. Viene corrisposta per 12 mensilità, fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia o anticipata, a seconda dei casi.
Se si è iscritti a un’unica gestione, l’importo è pari alla rata mensile di pensione, calcolata al momento dell’accesso, se inferiore a 1.500 euro. Oppure è di 1.500 euro se a pensione dovesse essere uguale o maggiore di questa cifra.
Nel caso in cui i contributi risultino versati a più gestioni, il calcolo della rata è effettuato pro quota per ciascuna gestione. Ovviamente in rapporto ai periodi di iscrizione maturati, secondo le regole di ciascun ordinamento e sulla base delle retribuzioni di riferimento.
Ape sociale a 63 anni maggio 2023: il quesito
Un lettore ha inviato il seguente quesito: “Salve, a maggio del prossimo anno compio 63 anni. Dal mese prossimo passo la residenza da mia madre che ha la 104 in quanto disabile al 100%. A maggio posso inoltrare la richiesta di pensione? Dimenticavo ad oggi ho 32 anni di contributi.”
I requisiti
Ape sociale spetta ai lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria dei dipendenti, alle sue forme sostitutive ed esclusive, alle gestioni speciali degli autonomi e alla Gestione Separata che si trovano in una delle seguenti condizioni:
- disoccupati per licenziamento, anche collettivo; in seguito a dimissioni per giusta causa; per risoluzione consensuale o a causa del mancato rinnovo di un contratto a termine (a condizione di aver avuto, nei 36 mesi precedenti la cessazione del rapporto, periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi) con indennità di disoccupazione conclusa. Richiesta un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
- caregiver, da almeno sei mesi al momento della domanda, del coniuge, della persona in unione civile o di un parente di primo grado convivente disabile grave ai sensi della legge 104/92 art. 3 comma 3. Sono inclusi anche i lavoratori che prestano assistenza a un parente o un affine di secondo grado convivente. In questo caso i genitori o il coniuge della persona disabile in situazione di gravità devono aver compiuto i settanta anni di età, oppure essere affetti da patologie invalidanti, risultare deceduti o mancanti. Richiesti 30 anni di contributi versati;
- invalidi civili con ridotta capacità lavorativa di almeno il 74% e sempre 30 anni di anzianità contributiva;
- lavoratori dipendenti con 36 anni di contribuzione, che abbiano svolto da almeno 7 anni negli ultimi 10, oppure 6 anni negli ultimi 7, una delle professioni inserite tra quelle gravose (lista che è stata recentemente ampliata).
Ape Sociale: fino a quando?
In merito al quesito inviato dal nostro lettore è necessario sottolineare che la misura Ape Sociale, introdotta in maniera sperimentale nel 2017, è al momento accessibile fino al 31 dicembre 2022. Quindi, nonostante abbia i requisiti per poter inoltrare la domanda all’Inps essendo un caregiver, per il prossimo anno può solo attendere l’eventuale proroga, di cui si sta discutendo in queste ultime settimane.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.