Non tutti conoscono l’esistenza dell’erogazione integrativa di fine anno, ovvero una prestazione versata dall’Inail a soggetti aventi specifiche caratteristiche e condizioni di salute. Ecco alcuni dettagli a riguardo.
L’erogazione integrativa di fine anno ai grandi invalidi del lavoro consiste in una prestazione che non tutti conoscono e che viene versata solo ad alcune tipologie di persone.
Ebbene, nei mesi di novembre e dicembre di ciascun anno l’Inail rende noto con lettera inviata a tutti i grandi invalidi l’ammontare dell’erogazione integrativa in oggetto, e i limiti di reddito fissati in relazione alle variazioni dell’indice dei prezzi al consumo registrate dall’Istituto nazionale di statistica (Istat).
Vediamo allora di seguito in che cosa consiste l’erogazione integrativa di fine anno, quali sono i requisiti, chi sono i beneficiari e chiariamo come viene stabilito l’importo.
Erogazione integrativa Inail di fine anno ai grandi invalidi del lavoro: di che si tratta? I requisiti
L’Erogazione integrativa di fine anno consiste in una prestazione di ambito economico pagata ai grandi invalidi. In particolare, come indicato dall’art. 178 del DpR n. 1124 del 1965, l’Inail si occupa dell’assegnazione, in favore dei grandi invalidi del lavoro, dei distintivi e dei brevetti d’onore e dell’erogazione integrativa di fine anno.
I beneficiari delle prestazioni della speciale gestione sono i soggetti che, essendo assicurati in base alla legge, abbiano patito o patiscano un’inabilità permanente che abbassi l’attitudine al lavoro di almeno quattro quinti e, per gli infortuni sul lavoro e per le malattie professionali denunciate dal primo gennaio 2007, i soggetti che abbiano patito o patiscano una menomazione dell’integrità psicofisica di livello uguale o maggiore del 60%.
Rimarchiamo dunque che i requisiti per aver diritto alla prestazione che prende il nome di elargizione integrativa di fine anno sono i seguenti:
- grado di inabilità, per infortunio sul lavoro o malattia professionale, incluso tra l’80% e il 100% (grandi invalidi), oggetto di valutazione sulla scorta delle tabelle allegate al t.u. 1124/1965;
- grado di menomazione dell’integrità psicofisica – danno biologico, incluso fra il 60% e il 100% in base alle tabelle delle quali al decreto ministeriale del 12 luglio 2000, per gli infortuni sul lavoro a partire dal primo giugno 2007 e le malattie professionali denunciate a decorrere da quest’ultima data.
- reddito personale non al di sopra dei limiti che l’Inail fissa ogni anno.
Importo ed aventi diritto all’erogazione integrativa Inail
L’entità della quota cambia in base al fatto che l’invalido sia titolare o meno dell’assegno per assistenza personale continuativa ed è stabilita ogni anno, di solito nel mese di novembre, in relazione alle variazioni dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati registrate dall’Istat. La prestazione economica non è soggetta a tassazione Irpef.
In sintesi, hanno diritto all’erogazione integrativa di fine anno i cd. grandi invalidi e i figli di grandi invalidi che al 31 dicembre di ciascun anno, siano di età non al di sopra dei 12 anni e al di là dei limiti di reddito.
Il versamento dell’erogazione integrativa prevede quattro distinte modalità:
- accredito su libretto di deposito nominativo bancario;
- accredito su conto corrente bancario o postale;
- carta prepagata con codice Iban;
- assegno circolare non trasferibile intestato all’assistito o con pagamento in denaro contante localizzato presso sportello bancario o postale.
Obblighi di comunicazione Inail
Compito dell’Inail è comunicare con lettera, nei mesi di novembre e dicembre di ogni anno, a tutti i Grandi Invalidi l’ammontare dell’erogazione integrativa e i limiti di reddito fissati in relazione alle variazioni dell’indice dei prezzi al consumo come acclarate dall’Istat. Alla lettera è correlato uno schema di dichiarazione che l’assicurato deve dettagliare in tutti gli elementi rilevanti e poi restituire all’Inail. Le modalità di ricezione comunicazioni includono sia la posta ordinaria che la PEC (posta elettronica certificata).
Perciò il grande invalido deve far pervenire, alla sede competente sulla scorta del domicilio del lavoratore, la dichiarazione allegata alla lettera onde rendere noto l’ammontare della erogazione integrativa e i limiti di reddito fissati. Stante la delicatezza delle operazioni, l’interessato potrà certamente farsi assistere da un patronato.