Carenza di farmaci, non tendono a diminuire le problematiche che affliggono il territorio, il campanello d’allarme squillato da Crescenzo Cinquegrana.
Il dirigente della Guacci Spa, ha segnalato il perpetuare delle lacune nella distribuzione dei farmaci. Un discorso che varrebbe anche per gli articoli di uso quotidiano.
Il contesto non permette dormire sonni tranquilli, è una prospettiva non più sostenibile. Non bastassero gli abituali assenti, si va incontro all’esaurimento delle giacenze per la maggior parte dei prodotti. Per un susseguirsi di ragioni, si pensi solamente ai considerevoli limitazioni nel trasporto e nei conferimenti dei prodotti in ordine, stanno scarseggiando farmaci essenziali come
antiasmatici, antipertensivi, neurolettici e perfino antiepilettici.
Ordini che in genere sarebbero recapitati entro cinque giorni, a oggi sono attesi per sino a tre o quattro settimane producendo, in maniera consequenziale, insufficienza per i clienti recatisi in farmacia.
Farmaci, scatta l’allarme, distribuzione a rischio
Il campanello d’allarme è stato squillato da Crescenzo Cinquegrana. Il dirigente della Guacci Spa, società di distribuzione intermedia attiva in Campania, Lazio, Puglia e regioni adiacenti, ha segnalato proprio il perpetuare delle lacune nella distribuzione dei farmaci.
Stando a quanto riferito da FarmaciaVirtuale.it, di questi tempi i distributori se la sono dovuta vedere con la crescita relativa alle spese energetiche. Di recente, inoltre, lo scenario è andato aggravandosi sempre più, questo per via di rallentamenti logistici nella distribuzione degli ordini, costi risorse primarie da capogiro e complessità nel rinvenire plastica e alluminio per i blister dei farmaci.
Come son cambiati gli andamenti di rifornimento della distribuzione
Riferendosi agli andamenti di rifornimento dell’erogazione intermedia, Cinquegrana ha evidenziato come in gran parte delle circostanze si attui l’inglobamento di un numero maggiore di ordini non eseguiti in una sola consegna.
È quanto mai probabile che tale sviluppo sia debba alla fondamentale ottimizzazione delle spese da parte degli autotrasportatori. Un ripensamento delle dinamiche organizzative che, nondimeno, incide sfavorevolmente provocando dei contraccolpi lungo la filiera.
Stando a Cinquegrana lo sfondo sarebbe puntellato da aggiuntive dilatazioni nelle tempistiche. Nella fattispecie, accorpando le distribuzioni, rimandandole, posticipando le consegne,
il distributore va in rottura di stock.
La questione non concerne ai quei farmaci indicati come insufficienti o indisponibili ma fa riferimento a quei prodotti quotidiani, di cui le farmacie hanno inevitabilmente occorrenza giorno dopo giorno.
Il monito sui farmaci arrivò tempo addietro
Non sono mancati appelli precedenti di distributori intermedi. Più volte si è sottolineata l’emergenza circa l’exploit delle spese energetiche e logistiche.
Le problematiche sono state palesi sin da subito: il rincaro dei prezzi energetici e dei costi del carburante, la permanente sotto-rimunerazione dei lavori eseguiti e le connesse problematicità di approvvigionamento.
Un canovaccio che rischia di squarciare le operazioni di distribuzione dei farmaci ai tanti punti vendita. Con incomodi e disorganizzazioni perfettamente prevedibili per l’intera popolazione.