Facebook è diventato uno degli strumenti preferiti dai disonesti per mettere in atto truffa e raggiri. Ma ci si può difendere.
Sono sempre più frequenti i casi in cui si vendono beni che non corrispondono alla descrizione o alle foto allegate all’annuncio di vendita.
Di episodi del genere, purtroppo, ce ne sono a migliaia quotidianamente e, poiché si tratta sempre di privati, è abbastanza complicato capire se ci si può fidare del venditore. Se si hanno dubbi, però, è possibile rivolgersi alle autorità ed evitare di subire una truffa.
Anche se nella maggior parte dei casi la merce che viene sponsorizzata nelle pubblicità è vera, esiste anche il fenomeno della pubblicità ingannevole, che non è sempre facile da scovare. Ad esempio, un caso di pubblicità ingannevole può essere quello degli spot di cibi, che non riportano gli eventuali rischi per la salute derivanti dal consumo del prodotto. O ancora, una réclame che induce all’acquisto di un bene che, nella realtà, non possiede le caratteristiche descritte.
Dunque, una pubblicità ingannevole può tradursi in una vera e propria truffa, qualora raggiri i consumatori e trasmetta messaggi fasulli, incompleti e dubbi.
Truffa su Facebook: è importante sapersi difendere
Una nostra gentile Lettrice ci ha inviato la seguente segnalazione:
“Salve, ho subito una truffa bene architettata, per l’acquisto di un prodotto per il quale, purtroppo, non ho la ricevuta. Ho ricevuto a casa, tramite corriere GLS, della merce che non corrisponde minimamente a quella che veniva pubblicizzata sulla pagina Facebook dalla quale ho effettuato l’acquisto. Mi sono anche accorta che c’era la ‘clausola soddisfatti o rimborsati’, ma non ho potuto utilizzarla perché non possiedo alcun recapito telefonico del venditore. Sono stata, in pratica, derubata di 80 euro, una cifra non indifferente, considerato il periodo di crisi economica. Spero possiate aiutarmi, questi truffatori vanno fermati al più presto.”
Sono numerosi i cittadini che hanno ricevuto lo stesso inganno, tutti per il medesimo prodotto pubblicizzato su Facebook, il social più famoso in assoluto. Gli ideatori della truffa, purtroppo, si prendono gioco dei soggetti più fragili, facendo leva sulla loro ingenuità.
Due sono le cose da fare, in tali casi:
- denunciare la pubblicità ingannevole;
- chiedere aiuto alla Polizia Postale.
Per ulteriori informazioni, consulta il seguente articolo: “Ecco come riconoscere se un negozio online è sicuro oppure ci troviamo davanti un sito fasullo“.
Il procedimento per denunciare i casi di pubblicità ingannevole
Tutti i cittadini o chiunque ne abbia necessità possono rivolgersi all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust), per effettuare denunce di pubblicità ingannevole e pratiche commerciali scorrette.
Si ha a disposizione 120 giorni, decorrenti dalla data di protocollo della comunicazione di avvio o 150 giorni, nell’ipotesi in cui si richieda il parere dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Se ci sono delle specifiche esigenze istruttorie, tuttavia, tale termine può essere prorogato, con provvedimento motivato. La proroga può spingersi fino ad un massimo di 30 giorni o di 60. Entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione di avvio del procedimento, il denunciato può far valere, in forma scritta, degli impegni che fanno venir meno la natura illegittima della pubblicità.
L’Autorità, dunque, valuta gli impegni e:
- se li considera idonei, ordina, tramite provvedimento, la loro accettazione. In tal modo, essi diventano obbligatori per il denunciato e il procedimento si conclude senza che sia accertata l’infrazione;
- qualora li ritenga parzialmente idonei, viene fissato un termine per l’integrazione degli impegni da parte del denunciato;
- nelle ipotesi di grave e manifesta ingannevolezza o illiceità o nel caso di inidoneità degli impegni, l’Autorità stabilisce il rigetto degli stessi. Tuttavia, se c’è particolare urgenza, può disporre, d’ufficio e con atto motivato, la sospensione della pubblicità ingannevole.
Il ruolo dell’Antitrust
In base a quando stabilito dal nuovo Regolamento di procedura, dopo l’invio di una segnalazione all’Antitrust, non sono previste successive comunicazioni da parte degli Uffici; l’unica eccezione riguarda le ipotesi di avvio di istruttoria. Se entro 180 giorni non interviene l’avvio dell’istruttoria, la segnalazione viene archiviata o viene dichiarato il non luogo a provvedere.
I cittadini possono segnalare ogni truffa legata a pubblicità ingannevole nei seguenti modi:
- tramite posta ordinaria, inoltrando la segnalazione alla Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Piazza Giuseppe Verdi 6/A – 00198 Roma;
- trasmettendo la segnalazione scritta alla casella agcm@pec.agcm.it;
- compilando ed inoltrando on line il Modulo consultabile sul sito agcm.it/segnala-online/index.
Potrebbe interessarti anche: “Furto della pagina Facebook, l’avviso della truffa salva centinaia di utenti: attenzione a non cadere in trappola“.
Come segnalare la truffa alla Polizia Postale
Con la diffusione dei siti di e- commerce e la crescita della vendita online, sono sempre più frequenti gli episodi di truffa che riguardano l’acquisto di prodotti a prezzi molto vantaggiosi. Nella maggior parte dei casi, però, si tratta di siti falsi.
I truffatori, tramite la creazione di pagine fittizie, pubblicizzano una determinata merce a prezzi concorrenziali, chiedendo il pagamento anticipato attraverso bonifico o su carta ricaricabile. Una volta effettuato l’acquisto, però, il cliente non riceve la merce oppure riceve un prodotto che non corrisponde a quello pubblicizzato.
Per difendersi, la Polizia Postale e delle Comunicazioni consiglia di verificare sempre, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, che la partita IVA del venditore non sia fasulla e si riferisca ad un’azienda realmente esistente. È opportuno, inoltre, accertarsi che l’annuncio pubblicitario non sia già stato oggetto di precedenti segnalazioni e che il profilo feedback del venditore abbia ricevuto alti gradimenti da parte di altri utenti. Per ogni tipo di segnalazione, si può consultare il seguente portale: www.commissariatodips.it.
Raccontaci una truffa subita o se si ha il dubbio di vivere una situazione di raggiro o frode. Il team si avvale di Esperti che potranno consigliare cosa fare per tutelarsi. Inviare una mail con i propri dubbi o quesiti qui: Segnalazione truffe