Il pagamento delle pensioni di novembre renderà felice molti pensionati, aumento dell’assegno per bonus 150 e rivalutazioni.
Il cedolino della pensione di novembre mostra l’importo maggiorato del Bonus 150 euro una tantum e della rivalutazione parziale anticipata.
I pensionati possono accedere al Fascicolo Previdenziale per conoscere l’importo dell’assegno pensionistico del mese di novembre.
Un regalo di Natale anticipato per i pensionati con redditi inferiori 35 mila euro euro e a 20 mila euro nel 2021. I primi riceveranno pochi euro in più sulla pensione grazie alla rivalutazione anticipata del 2% mentre i secondi otterranno i 150 euro del Bonus una tantum. Novembre, dunque, sarà un mese che porterà un’entrata maggiore rispetto al solito in attesa della tredicesima di dicembre. Lì sì che si assisterà realmente ad un incremento importate delle entrate mensili. Nell’attesa bisognerà accontentarsi delle misure previste per il mese entrate. La rivalutazione parziale delle pensioni fissata al 2% a cui si aggiunge il conguaglio dello 0,2% per la differenza tra inflazione stimata a gennaio 2022 e inflazione reale (1,7% e 1,9%) e il Bonus dal valore di 150 euro erogato automaticamente.
Le novità sono state introdotte dal Decreto Aiuti Bis e dal DL Ter e si spera possano essere preludio di altre interessanti notizie che arriveranno con i primi Decreti del nuovo Governo Meloni.
Pensione di novembre, gli importi di prossima erogazione
Tutti i pensionati che nel 2021 hanno ricevuto redditi inferiori a 20 mila euro noteranno nel cedolino della pensione la voce aggiuntiva riguardante il Bonus 150 euro. Si tratta di una misura pensata dal Governo Draghi contro l’inflazione che si presenta come un erede del Bonus 200 euro. I destinatari sono gli stessi così come sono uguali le modalità di erogazione della misura. È cambiato, invece, l’importo – da 200 a 150 euro – e il requisito reddituale – da 35 mila a 20 mila euro. Il reddito imponibile non tiene conto della casa di abitazione e pertinenze, del Trattamento di Fine Rapporto e degli arretrati soggetti a tassazione separata.
Il Bonus spetta a pensionati INPS, ex INPDAP, ai percettori di pensioni di invalidità civile, assegno sociale, ciechi e sordi e ai titolari di indennità di accompagnamento. L’erogazione, come accennato, è automatica a condizione che al 1° ottobre 2022 si risultasse percettori di pensione.
Rivalutazione del 2%, pochi euro in più sull’assegno
La pensione di novembre sarà più ricca di pochi euro grazie alla rivalutazione anticipata da gennaio 2023 a ottobre 2022. I veri incrementi arriveranno con l’anno nuovo. Al momento i pensionati dovranno accontentarsi di cifre variabili tra i 10 e i 50 euro. A ricevere meno sono coloro con assegni pensionistici più bassi (trattamento minimo) mentre corrispondono a circa 53 euro gli importi erogati ai percettori di assegni pari a 2.692 euro.
Da sottolineare, però, come si potrà notare un ulteriore incremento della pensione di novembre. Il prossimo mese, infatti, saranno corrisposti i conguagli degli arretrati IRPEF. L’importo dell’assegno pensionistico è cambiato nel corso dell’anno in seguito alla Legge di Bilancio 2022 a causa di nuove detrazioni e della riforma degli scaglioni (con passaggio da cinque a quattro). In più, il tetto della no tax area è stato alzato a 8.500 euro. Tutti questi cambiamenti hanno determinato per alcuni pensionati l’accumulo di arretrati che verranno corrisposti nel cedolino di novembre.