Tra sabato 29 e domenica 30 gli italiani dovranno ricordarsi d’aggiornare gli orologi, portandoli indietro di un’ora. Il ritorno all’ora solare dall’ora legale comporta però svantaggi dal punto di vista energetico e anche economico, come dimostrato da alcuni studi.
In questi giorni molti cittadini, famiglie ed imprese si stanno chiedendo se davvero, in una fase socioeconomica come quella attuale, sia conveniente ed opportuno tornare all‘ora solare.
Un’ora in meno nel pomeriggio per averne una in più in prima mattina. C’è infatti chi, studi alla mano, ritiene che conservare l‘ora legale tutto l’anno comporterebbe un sostanziale risparmio in fatto di bollette energetiche, per il fatto che vi sarebbe un’ora in più nella fascia pomeridiana.
Già da tempo da più parti è stato chiesto al mondo delle istituzioni di tenere l’ora legale nell’arco di tutto l’anno, e il Governo appena insediatosi non si è mostrato finora contrario alla possibilità. Peraltro, avere l’ora legale tutto l’anno impedirebbe di patire dei noti fenomeni di stress e affaticamento, che gli studi scientifici hanno dimostrato essere correlati al cambio dell’ora.
Ma dunque quanto si risparmia ad avere l’ora legale tutto l’anno? Davvero i costi delle bollette sarebbero tagliati in modo consistente? L’analisi di Altroconsumo ci dà alcune informazioni a riguardo. Vediamo più da vicino.
Boom bollette e ora legale: le considerazioni svolte da Altroconsumo e Terna non lasciano dubbi
L’ultimo fine settimana di ottobre è quello caratterizzato dal passaggio dall’ora legale all’ora solare. Secondo alcuni potrebbe essere l’ultimo ma, nonostante i rincari e il boom bollette, al momento permane. In particolare su questi temi è interessante ciò che ha rilevato Altroconsumo, ovvero un’organizzazione di consumatori molto rappresentativa e diffusa in Italia.
Come indicato nel sito web dell’associazione, scopo di Altroconsumo è contribuire a far risparmiare e a rendere la vita più semplice al cittadino, ma anche difendere e rappresentare i diritti del consumatore.
Ebbene, proprio in tema di ora solare-ora legale ed effetti sulle bollette, Altroconsumo ha fatto ricerche specifiche, giungendo alle conclusioni per cui l’ora legale tenuta tutto l’anno, invece di passare all’ora solare ogni autunno, rappresenta di fatto una misura fondamentale per ridurre i costi delle bollette e il consumo di energia.
Sono i calcoli fatti da Terna a non lasciare dubbi. Nell’ambito dei sette mesi in cui è applicata l’ora legale, vale a dire da 27 marzo al 30 ottobre, risparmiati circa 190 milioni di euro soltanto in Italia. E proprio su questi dati Altroconsumo si appoggia per valutare se davvero sia positivo tenere l’ora legale tutto l’anno.
Si tratta di dati molto positivi perché legati al minor consumo di energia elettrica per un ammontare totale di 420 milioni di kWh, corrispondente al fabbisogno medio annuo di circa 150mila famiglie. Ovviamente non sono numeri che possono lasciare indifferenti. Quanto rilevato da Terna ha rilievo perché si tratta di un grande operatore di reti di trasmissione, che promuove la transizione energetica nel paese e lo sviluppo sostenibile.
Dunque si tratta di un soggetto che, molto più di altri, conosce il mercato dell’energia e può valutare e stabilire se davvero tenere l’ora legale tutto l’anno sia vantaggioso per le tasche degli italiani.
Ora legale tutto l’anno? Non solo vantaggi in termini economici ma anche ambientali
Sono i dati numerici a sostenere la bontà della tesi favorevole all’uso dell’ora legale in modo continuativo. Infatti Altroconsumo ha sottolineato che, tenuto conto del consumo ridotto di energia collegato all’ora legale, dal 2004 al 2021 il nostro paese è stato in grado di risparmiare circa 10,5 miliardi di kWh. Traducendo l’unità di misura dell’energia elettrica in risparmio economico, si tratta di circa 1,8 miliardi di euro risparmiati in bollette energetiche. Di certo non una cifra esigua.
Ma non soltanto questo gioca a favore dell’ora legale tutto l’anno. Infatti oltre ai vantaggi energetico-economici c’è anche quello di ambito ambientale. Gli esperti stimano infatti che se non si tornasse all’ora solare, vi sarebbe un una minore produzione di anidride carbonica. L’ora legale ha infatti condotto a una diminuzione di circa 200–250 mila tonnellate di emissioni di CO2 nell’aria.
Ora solare al posto dell’ora legale: solo svantaggi?
Conservare l’ora legale permetterebbe di risparmiare sull’energia, è ormai fuor di dubbio. E per questo anche l’Unione europea si è espressa sul tema, lasciando libertà agli Stati di considerare l’adozione di una sola tipologia di orario, solare o legale, per tutto l’anno.
Attenzione però al passaggio, ogni anno, all’ora legale dopo l’ora solare. I rischi per la salute sono stati infatti valutati dai medici e ricercatori e si è parlato infatti di una riduzione della produttività lavorativa, ma anche di una maggior probabilità di problemi alla salute e di un maggior rischio di incidenti stradali.
Anzi secondo diversi medici l’ora solare permanente sarebbe preferibile per la salute rispetto all’ora legale, perché la prima apparirebbe più in sincrono con l’orologio biologico dell’uomo. Infatti le serate con più luce tutto l’anno sarebbero meno compatibili con il nostro organismo, che di sera ha bisogno del buio per produrre melatonina e garantirsi riposo.
Se c’è un dato di fatto acquisito è però che siamo giunti al punto di dover dare una risposta alla domanda relativa all’opportunità di scegliere un orario fisso tutto l’anno. Perciò anche su questo è atteso quanto prima un intervento del mondo delle istituzioni.