L’asteroide RM4 sorvolerà la Terra domani, 1° novembre 2022. La Nasa lo definisce potenzialmente pericoloso, qual è il motivo?
Gli astronomi stanno monitorando costantemente l’asteroide RM4 da quando l’hanno individuato lo scorso 22 settembre.
L’istituto di astronomia dell’Università delle Hawaii, il MIT Lincoln Laboratory e altri centri di ricerca statunitensi hanno coordinato le loro ricerche per definire nella maniera più precisa la traiettoria e la distanza dalla Terra dell’asteroide RM4. Si tratta di un corpo celeste dalle dimensioni gigantesche, dai 330 ai 740 metri, che domani 1° novembre passerà “vicino” al nostro pianeta. La distanza minima ipotizzata è di 2,3 milioni di chilometri (0,01536 Unità Astronomiche) ossia sei volte la distanza media tra la Luna e la Terra. La definizione di asteroide potenzialmente pericoloso per il pianeta non dipende, dunque, dalla sua vicinanza bensì dalle sue dimensioni. La Nasa, infatti, calcola la pericolosità misurando gli effetti di un possibile impatto del corpo celeste con la Terra. Trattandosi di un asteroide di grandi dimensioni, una eventuale collisione potrebbe ipoteticamente radere al suolo la città metropolitana di Roma causando milioni di morti.
L’asteroide passerà vicino alla Terra, un evento di rilevante interesse
Fortunatamente, la comunità scientifica è attratta dall’evento non per i possibili rischi per il nostro pianeta bensì per la possibilità di studio del corpo celeste. Da quando lo scorso 22 settembre RM4 è stato scoperto nello spazio, gli astronomi non l’hanno mai perso di vista. Inizialmente si trovava ad una distanza di 90 milioni di chilometri. Ora passerà ad una distanza di 2,3 milioni di chilometri.
Gli accertamenti si sono resi necessari per appurare che il corpo celeste non rappresentasse un reale pericolo per la Terra. Nel caso in cui il rischio di una collisione fosse risultato elevato, la Nasa sarebbe dovuta intervenire mettendo in pratica gli studi che recentemente si sono intensificati. Parliamo delle tecniche per cambiare la traiettoria degli asteroidi che si stanno testando attraverso svariate missioni nello spazio.
Per ora siamo al sicuro, a quando una nuova allerta?
Secondo gli scienziati non si dovrebbero verificare rischi spaziali almeno per i prossimi cento anni. Tale affermazione rassicura gli abitanti della Terra ma non toglie importanza alle missioni spaziali di sicurezza che si stanno intensificando. La presenza nello spazio di corpi celesti di gigantesche dimensioni, infatti, rappresenta un pericolo costante per il nostro pianeta. Lo scopo delle missioni è proprio quello di appurare le modalità per risolvere eventuali problemi sul nascere intensificando l’azione di difesa dai pericoli spaziali.
Elon Musk è un protagonista di queste ricerche volte a garantire una maggiore sicurezza per la Terra. Un test, ad esempio, è stato effettuato proprio lo scorso settembre con la collisione tra la sonda spaziale e l’asteroide Domorphos.