Appassionati di libri, amanti della lettura e del profumo della carta, ecco cosa occorre per lavorare in biblioteca.
Tutti i requisiti necessari all’invio di un candidatura per lavoro in una biblioteca.
Chi non sogna di lavorare in una biblioteca? Trascorrere del tempo in un luogo temprato dalla cultura, dal profumo di pagine e conoscenza.
Essere impegnati in un lavoro all’interna della filiera del libro solitamente esige competenze su tematiche letterarie ed editoriali, sebbene non sia un imperativo. Talvolta si richiede anche un sapere tecnologico, dimestichezza nelle operazioni di archiviazione e in quelle di gestione e programmazione.
Si spalancano così porte anche a coloro che non abbiano intrapreso un percorso accademico in facoltà letterarie o nel settore dell’editoria.
Biblioteca e competenze extra
Se alle volte potrebbe servire anche solo un pizzico di amore per i libri, in altre, specie in grandi o pubblici contesti bibliotecari, occorrerà possedere competenze extra e un percorso formativo inerente le tematiche del comparto librario.
Va anche ricordato come il settore librario e quello bibliotecario evolvano di volta in volta e come le competenze informatiche, digitali e tecnologiche siano sempre più decisive: si pensi solamente ai nuovi iter procedurali di archiviazione e alle esigenze dei medesimi complessi bibliotecari, che progrediscono assieme alla scienza tecnologica.
Per ottenere un lavoro in biblioteca saranno necessari allora molteplici requisiti, che potrebbero differenziarsi a seconda della sede in questione, ma anche da quanto si andrà a svolgere all’interno della stessa biblioteca.
A seguire segnaliamo diverse chance per entrare a far parte del settore bibliotecario e i procedimenti per candidarsi.
Cosa occorre per ottenere un lavoro nel settore bibliotecario
Quando si immagina un impiego tra le sale o gli scaffali di una biblioteca il primo pensiero va a incarichi come la messa a posto di volumi o la gestione del silenzio nelle stanze riservate allo studio o alle letture. Ma la biblioteca è anche tanto altro, gli impieghi sono innumerevoli. In primis le mansioni che riguardano l’archiviazione dei libri, come pure la ricerca dei tomi richiesti dai fruitori.
Tra le attività maggiormente impegnative ci sono senz’altro quelle che seguono la mancata restituzione di un volume in prestito entro i tempi prestabiliti: si tratta del sollecito telefonico o per e-mail. Burocrazia sì, ma di essenziale importanza per il ciclo vitale della medesima biblioteca.
Archiviazione e aggiornamento dei testi
Tra le attività più importanti vi è sicuramente quella dell’archiviazione dei libri e dell’aggiornamento stesso del catalogo. Da tale operazione ci si potrà rendere conto di dettagli fondamentali, come l’assenza di un testo o di un disallineamento, che varrebbe a dire un difficoltoso rinvenimento dello stesso nell’archivio da parte del dipendente.
La suddetta attività viene espletata tramite un apparato tecnologico che richiede di essere compreso, prima che è avviato.
Lavorare in biblioteca, requisiti fondamentali
In definitiva i requisiti necessari per svolgere un lavoro in biblioteca potrebbero essere:
- (non vincolante) percorso formativo in Lettere, Beni Culturali, filosofia o tematiche inerenti documenti e archivi;
- Competenze essenziali tecnologiche e dei processi di archiviazione;
- Problem solving;
- Propensione alla relazione con il pubblico e al teamworking.
Come ottenere il lavoro e inviare la propria candidatura
In primis occorre acquisire una consapevolezza: in quale tipologia di biblioteca conseguire il lavoro?
Del resto ve ne sono almeno due: in sintesi, quelle pubbliche e quelle private. Tra le prime, comunali o accademiche; le secondo invece sono a gestione privata.
Altra differenza nell’iter selettivo finalizzato all’assunzione: avvisi di lavoro per le private, procedure concorsuali ad hoc per le pubbliche.