A novembre in molti riceveranno il bonus 150 euro erogato dal governo Draghi per aiutare le famiglie in difficoltà con il caro bollette.
L’agevolazione è destinata agli stessi beneficiari del bonus 200 euro e, quindi, sarà accreditata ai pensionati, ai beneficiari di reddito di cittadinanza, ai disoccupati, ai lavoratori dipendenti.
In questo caso, il bonus 150 euro sarà erogato dal datore di lavoro, mentre negli altri casi dall’INPS. Soldi in più che possono servire per affrontare meglio le difficoltà che le famiglie stanno vivendo in questo momento. Però molti beneficiari potrebbero pensare di investirli in buoni fruttiferi postali. Rispondiamo al quesito di un lettore.
Bonus 150 euro: quali buoni postali scegliere per conservare i soldi
I buoni fruttiferi postali sono strumenti di risparmiato collocati da Poste Italiane e garantiti dallo Stato. Infatti, sono emessi da Cassa depositi e prestiti (CDP), una società che fa parte del ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il 27 ottobre 2022, a sorpresa, CDP ha alzato i tassi di interesse di alcuni buoni fruttiferi postali come abbiamo scritto in questo articolo: “Buoni postali: rialzo dei tassi di interesse, pazzesco regalo per i risparmiatori”.
A tal proposito un Lettore chiede: “A breve riceverò il bonus 150 euro pensavo di investirlo in un buono postale. Quale darebbe un rendimento migliore?”.
Tralasciando il Buono dedicato ai minori con un tasso al 4,50% ma con un rimborso del capitale alla scadenza molto basso (258,24 euro), si potrebbe scegliere:
- il Buono 4×4 con un tasso al 3% (il CDP non ha rialzato questo tasso di rendimento);
- il Buono ordinario con un tasso al 2,50%.
Entrambi sono buoni a lungo termine: il primo con scadenza 16 anni, il secondo 20 anni.
Invece, tra quelli a scadenza breve possiamo scegliere il Buono 3×2 con scadenza a 6 anni e un tasso rendimento alla scadenza del 2%.
Rendimenti con il simulatore di Poste Italiane
In risposta al Lettore simuliamo di investire il bonus 150 confrontando i rendimenti a scadenza dei seguenti buoni: Buono 4×4, ordinario, Buono 3×2.
Sul sito di Poste Italiane nella sezione risparmiare e investire è possibile conoscere il valore di rimborso netto utilizzando lo strumento “scegli il buono più adatto a te”:
- Buono 3×2 (interessi riconosciuti ogni 3 anni, a partire dal compimento del primo triennio dalla sottoscrizione): il valore di rimborso netto a scadenza è di 166,55 euro;
- Buono 4×4 (interessi riconosciuti ogni 4 anni a partire dal compimento del primo quadriennio dalla sottoscrizione): il valore di rimborso netto a scadenza e di 229,37 euro;
- Ordinario (interessi riconosciuti ogni due mesi a partire dal primo anno dalla sottoscrizione): il valore di rimborso netto a scadenza e di 233,69 euro.
Rendimenti con simulatore CDP
Invece per avere i dettagli con gli interessi maturati possiamo usare il calcolatore presente sul sito di Cassa depositi e prestiti. Inseriamo la tipologia del buono e poi la data della sottoscrizione e dopo premuto “conferma” compiliamo le altre parti del form. Per la simulazione abbiamo utilizzato la data del 28 ottobre 2022 come sottoscrizione dei buoni.
Qualora il lettore investisse il bonus 150 euro nel Buono 3×2 ecco gli interessi e il capitale liquidato:
- data liquidazione: 28 ottobre 2028;
- interessi lordi maturati: 18,92 euro
- ritenuta fiscale: 2,37 euro;
- montante liquidato: 166,55 euro;
- data scadenza: 28 ottobre 2028;
- data prescrizione: 28 ottobre 2038.
Invece, con il Buono 4×4 gli interessi e il capitale liquidato sarebbe il seguente:
- data liquidazione: 28 ottobre 2038;
- interessi lordi maturati: 90,71 euro;
- ritenuta fiscale: 11,34 euro;
- montante liquidato: 229,37 euro;
- data scadenza: 28 ottobre 2038;
- data prescrizione: 28 ottobre 2048.
Infine, ecco i risultati se investirà il bonus 150 euro con il Buono Ordinario:
- data liquidazione: 28 ottobre 2042;
- interessi lordi maturati: 95,65 euro;
- ritenuta fiscale: 11,96 euro;
- montante liquidato: 233,69 euro;
- data scadenza: 28 ottobre 2042;
- data prescrizione: 28 ottobre 2052.
Sicuramente il capitale restituito alla scadenza non è quanto si immagina. Magari potrebbe essere un punto di partenza per un altro tipo di investimento.