Tanti aspetti da approfondire sul fotovoltaico, tra cui il bonus 2023: come si chiede, dettagli su domanda e altri aspetti
C’è sempre grande attenzione sul tema del fotovoltaico, tra opportunità, novità ed aspetti da appendere come bel caso del bonus 2023 legato all’installazione di sistemi solari green. Gli elementi da conoscere sulla domanda e altro ancora a seguire.
Arrivata la pubblicazione da parte dell‘Agenzia delle Entrate delle regole al fine di poter fruire del credito di imposta legato a spese di installazione di sistemi di accumulo energetico collegati ad impianti con alimentazione da fonte di energia rinnovabile.
Quella in questione è una nuova agevolazione, così come previsto dalla Legge di Bilancio 2022, per le spese fatte nel 2022.
A parlarne nell’approfondimento, Quifinanza.it, con la misura che ha come fine quello di una spinta all’autoconsumo, dal momento che le batterie consentono l’immagazzinamento di energia non impiegata nel corso del giorno e la relativa disponibilità alla sera e alla notte. Ovverosia quando non vi è produttività da parte dei pannelli fotovoltaici.
L’Ade, rispetto alla parte della tecnologia, si avvale di Sogei, e quest’ultima gestisce il sistema informativo dell’anagrafe tributaria. E di SOSE, rispetto ad elaborare e aggiornare gli indici sintetici di affidabilità fiscale e altre attività di analisi legate.
Col caro-bollette aumenta la richiesta di pannelli fotovoltaici
Tanti gli spunti quando si parla di energia rinnovabili e questione bollette, come nel caso delle tegole fotovoltaiche e termiche: calore ed elettricità nell’abitazione.
Tornando al punto in oggetto, per il fotovoltaico si tratta di un periodo positivo, dal momento che si registra una gran crescita di richiesta, anche a seguito del caro-bollette e degli aumenti dei prezzi.
In tanti ricercano metodi alternativi, e stando ai numeri, spiega Quifinanza.it, sarebbero 4,7 milioni gli italiani che non hanno potuto pagare le utente nei recenti mesi.
Ecco che si fa largo l’ipotesi che potrebbe vedere l’Italia affrancarsi dal gas, specie quello russo, puntando sulle rinnovabili. In tal senso arrivano le parole dell’AD di Enel, Starace, che ha parlato di tale possibilità circa l’affrancarsi, mediante le rinnovabili, “se insieme usiamo le batterie e lavoriamo sulle reti digitali”.
Come detto, una crescita c’è stata, e basti pensare ai primi sei mesi dell’anno corrente, con richieste di allacciamento dei pannelli fotovoltaici che son triplicate. Al confronto dei quattrocento cinquanta megawatt di fotovoltaico che sono installati mediamente in sei mesi, a fine attuale anno vi sarà stata l’introduzione di ben duemila e cinquecento megawat di fotovoltaico.
Dove c’è più diffusione in Italia di impianti fotovoltaici? Si penserebbe al meridione, dove mediamente c’è più sole, ma invece è al Nord.
Sul territorio nazionale, si legge, vi sono ottocento ottantamila impianti, e di questi più di 135mila sono in Lombardia, 120mila nel Veneto all’incirca. E ancora, quasi centomila in Emilia Romagna.
Circa invece la potenza installata, maggiormente in alto vi è la Puglia, con produzione del 13,5 per cento del tot. di energia nazionale che deriva da fotovoltaico.
Fotovoltaico semplificato e fotovoltaico Plug & Play: come funzionano, modello unico, balconi, finestre e altro ancora
Come accennato, sono tanti gli aspetti e le opportunità da conoscere in tema fotovoltaico, ad iniziare da quello semplificato. Ovvero sia, di recente è stato riformato e al fine di agevolarne l’impiego, è stato esteso il modello unico semplificato.
Un aspetto in particolare si lega all’installazione di impianti sino a 200 kW, per cui sarà possibile impiegare proprio tale modello, a dispetto di quanto avveniva prima, ovvero la proceduta si poteva applicare soltanto per impianti sino a cinquanta kW.
Il modello va impiegato per realizzare, modificare, potenziare la connessione e l’esercizio di impianti i quali abbiano determinate caratteristiche. Posti presso clienti finali già dotati di punti di rilievo, per cui occorrano lavori semplici. E ancora, per cui sia richiesto il ritiro dell’energia al gestore dei servizi energetici.
Tale modulo, che eccetto talune eccezioni non si può impiegare su immobili sottoposti a vincolo, dovrà esser mandato da chi fa richiesta al gestore della rete. Il quale dopo i controlli e il relativo eventuale esito a buon fine, darà seguito in modo automatico alla procedura di connessione alla rete senza altri passaggi.
Ma non è tutto, perché anche un altro aspetto desta attenzione, e si tratta del fotovoltaico plug & play.
Quifinanza.it, spiega ciò si lega ad 1 piccolo impianto solare che è possibile installare su balconi, finestre. Così come in giardino. E che si può collegare in modo semplice alla spina della corrente dell’abitazione, al fine della relativa alimentazione con energia pulita.
Non occorre particolare autorizzazione circa l’installazione, soltanto nel caso in cui un soggetto viva in condominio e abbia intenzione di procedere all’installazione su parte comune, occorrerà l’autorizzazione da parte dell’assemblea.
Il solo obbligo da tener presente e che andrà rispettato, a tal riguardo, si lega alla comunicazione unica al distributore.
Qualora si producesse un maggior quantitativo di energia rispetto ai consumi dell’abitazione, la quantità in eccesso non si sprecherebbe ma verrebbe re-immessa nella rete. Occorre però prestare attenzione ad un aspetto, non vi è alcuna remunerazione per il privato per tale operazione che si lega alla produzione energetica.
Bonus fotovoltaico 2023: a chi spetta e come si fa domanda
Soffermandosi adesso sulla misura in questione, il bonus fotovoltaico 2023, anzitutto a chi spetta? Ne possono beneficiare le persone fisiche le quali, dal primo gennaio al trentuno dicembre dell’anno 2022, sostengano spese, documentate.
Spese, nel dettaglio, inerenti l’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica con alimentazione da energia rinnovabile. Pur qualora già esistenti. E ancora, beneficiari di incentivi per scambio sul posto.
La misura si potrà impiegare in dichiarazione dei redditi 2023 circa l’anno di imposta 2022, in diminuzione delle imposte che si devono. Dell’eventuale ammonto non impiegato non sarà possibile furino negli anni a venire.
Al momento non è nota la percentuale del credito di imposta che spetterà ad ognuno. Un provvedimento da parte dell’AdE farà chiarezza in tal senso.
Ad ogni modo, la percentuale spettante si ottiene sulla base del rapporto tra l’ammonto delle risorse stanziate, ovvero tre milioni, e quello nel complesso delle spese agevolabili indicate all’interno delle domande.
Qualora l’ammontare nel complesso delle spese agevolabili risultasse minore del limite nel complesso di spesa, la percentuale sarebbe del cento per cento.
Qui il modulo dell’AdE in questione per credito di imposta.
Come si richiede bonus fotovoltaico 2023
I termini della richiesta, circa l’invio della domanda per il bonus fotovoltaico 2023, vanno dal primo al trenta marzo 2023 e soltanto online, impiegando il servizio web nella sezione riservata del portale dell’Entrate. Può farlo il soggetto interessato oppure un intermediario.
Nell’arco di cinque giorni vi è il rilascio di una ricevuta che attesti la presa in carico della richiesta, oppure nel caso dello scarso, i motivi.
Dal primo al trenta marzo 2023 vi è anche possibilità di invio di una nuova richiesta che vada a sostituire integralmente quelle già trasmessa. L’istanza ultima trasmessa validamente va a sostituire quelle le precedenti. O ancora, si legge, della presentazione della rinuncia integrale al credito di imposta in precedenza richiesto.
Questi, alcuni dettagli in merito. Ad ogni modo è bene ed opportuno informarsi ed approfondire per saperne maggiormente e chiarire eventuali dubbi. Anche attraverso confronti con soggetti competenti del campo.