I permessi retribuiti legge 104 permettono ai lavoratori dipendenti di assistere un familiare disabile grave: ma cosa succede se subentra l’aiuto di una badante?
I tre giorni di permesso al mese, frazionabili anche in ore, vengono concessi a chi ha necessità di garantire cure e assistenza al partner, a un genitore, un figlio o a un altro parente con disabilità grave. Non solo in termini di presenza fisica, ma anche per svolgere diverse incombenze per suo conto durante l’orario lavorativo.
Ci sono però dei casi in cui non è possibile usufruirne: vediamo quali.
Permessi legge 104 e badante: il quesito
Un nostro lettore ha inviato il seguente quesito sui permessi retribuiti legge 104/92: “Buongiorno, vorrei sapere se si può usufruire ugualmente dei 3 giorni di permesso legge 104, anche avendo assunto una badante 54 ore convivente in casa?”
Quando non possono essere richiesti i permessi
Questi permessi retribuiti spettano- oltre che ai lavoratori con disabilità in situazione di gravità (articolo 3 comma 3 della legge 5 febbraio 1992 n.104)- ai dipendenti privati, assicurati per le prestazioni di maternità presso l’INPS (anche con contratto di lavoro part-time). Non spettano invece ai lavoratori:
- a domicilio e agli addetti ai lavori domestici o familiari;
- agricoli a tempo determinato, occupati a giornata;
- autonomi e parasubordinati.
I permessi legge 104 non possono essere accordati se la persona con disabilità grave è ricoverata in ospedale o in una struttura, privata o pubblica, che garantisce assistenza continuativa (con alcune eccezioni). In caso contrario, ossia se la casa di riposo offre solo prestazioni di tipo ‘alberghiero’, allora è possibile fruirne.
Permessi retribuiti legge 104/92 e badante
Come regolarsi con i permessi retribuiti se in casa c’è una colf oppure la badante, incaricata di occuparsi della persona con disabilità grave? La legge prevede che il familiare possa comunque beneficiarne, purché li utilizzi per prestare effettiva assistenza al disabile. Come chiarito dal Ministero del Lavoro, non è obbligatorio essere tutto il tempo “in presenza”. Ma anche dedicarsi ad altre attività di cui necessita. Come, ad esempio, ritirare referti medici, accompagnarlo al lavoro o alle visite, pagare bollette. Una colf, una badante o un assistente familiare, infatti, non possono curare il disabile 24 ore su 24, 7 giorni su 7; hanno comunque diritto al riposo, ai permessi e alle ferie.
Caregiver con permessi retribuiti e badante assunta
La risposta al quesito inviato dal nostro lettore è quindi affermativa: è possibile fruire dei 3 giorni di permesso retribuito al mese anche se in casa è presente una badante o colf. L’importante è che siano usati per occuparsi a tutti gli effetti della persona con disabilità in situazione di gravità, come richiesto dalla legge.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.