Molto spesso si sente parlare di superminimo per badanti, ma come funzione e come si calcola? Ecco cosa c’è da sapere in merito
Quando si parla di superminimo badanti ci si riferisce all’accrescimento della paga minima prevista dal Contratto Collettivo Nazionale di lavoro. Ma come funziona e come si calcola? Ecco cosa c’è da sapere sulla questione.
Come anticipato in precedenza, il Superminimo badanti è una maggiorazione riguardante la paga minima prevista dal CCNL. Com’è noto, quando si dà un salario al lavoratore domestico oppure ad un badante vi sono diversi elementi da prendere in considerazione e che vanno a ‘pesare’ sullo stipendio.
Vi è poi sempre da considerare ciò che vi è scritto all’interno del CCNL. Il minimo contrattuale stabilisce una base di partenza riguardante la retribuzione ed è un’assicurazione per coloro che svolgono tale lavoro.
Anche se vi è un minimo stabilito, questo non è per nulla definitivo, infatti, oltre a questo il titolare insieme al proprio dipendente, può stabilire ad esempio un mensile già alto rispetto a ciò che il lavoratore andrà a fare. Di conseguenza si aggiunge il cosiddetto superminimo.
Superminimo per badanti, come funziona? La busta paga
Ma come funziona il TFR per i badanti? Ecco cosa c’è da sapere sulla questione e come si calcola.
Ritornando all’argomento cardine di tale articolo, come funziona il superminimo? Questo, come anticipato, è una ‘paga’ in più che viene inserita all’interno della busta paga in aggiunta al salario minimo.
Tale ‘maggiorazione’ è possibile concordarla con il proprio titolare quando si firma il contratto per essere assunti oppure in seguito. Il superminimo può essere dato sia mensilmente che annualmente.
Ad esempio, se si lavora a tempo parziale è la paga oraria è di quindici €, allora la paga sarà di: 7.13 € base ed in più sarà aggiunto il superminimo che equivale a 7.87 euro.
Vi sarà dunque un miglioramento delle condizioni economiche del soggetto interessato.
Chiaramente, tale agevolazione è una parte integrante del salario del lavoratore e di conseguenza va inserita in busta paga. Questa va inserita separatamente rispetto alla paga base.
Il superminimo, insieme ad ulteriori voci, va a formare gli stipendi dei lavoratori. Chiaramente, sullo stipendio completo va poi fatto il calcolo dei contribuiti, del Trattamento di Fine Rapporto, della tredicesima e delle tasse.
La lettera di assunzione
Per quanto concerne la lettera di assunzione relativa ai badanti, uno dei fattori più importanti è lo stipendio. Questo può essere formato da svariate voci.
Tra le voci ci può essere il superminimo, chiaramente se possibile. Se tale misura può essere applicata deve essere comunicato all’Instituto Nazionale di Previdenza Sociale.
Chiaramente, sempre in accordo tra titolare e lavoratore, la misura può essere eliminata quando il contratto viene rinnovato. Visto che il superminimo viene inserita come clausola, è importante che l’accordo sia bilaterale, infatti, non è possibile una scelta unilaterale da parte del datore di lavoro.
Di conseguenza, i soggetti che decidono di introdurre il superminimo all’interno del contratto, sono tenuti a capire bene di cosa si sta parlando.
Il rinnovo del contratto e le categorie
Ma cosa accade al lavoratore che migliora la sua situazione lavorativa? Che fine fa il superminimo? Per coloro che hanno un contratto migliore rispetto a quello precedente, tale misura potrebbe essere assorbita dal contratto ritenuto maggiormente favorevole.
Secondo quanto riportato dal sito web invaliditaediritti.it, secondo la maggior parte del diritto, vi è l’assorbimento della misura in questione se si ha un contratto migliore, ma vi possono essere delle eccezioni verificabili dal contratto.
Ad esempio, se la paga oraria passa da 7.13 € a otto €, allora il superminimo potrebbe essere ridotto da 7.87 € a sette €. Di conseguenza, la paga resterebbe sempre di quindici € ogni ora.
Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, in questo caso domestico, sottolinea che tale misura viene esclusa se nel contratto personale oppure in busta paga è scritto che tale condizione è ad personam.
Secondo quanto riportato dall’articolo trentaquattro comma cinque del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, assorbibili dalla misura per badanti sono: sia l’indennità per babysitter che quella per badanti con mansioni di assistenza.
Nel primo caso, tale indennità è possibile fino a che ogni bambino che si assiste non compia 6 anni. Mentre per il secondo caso è possibile se si assiste più di un soggetto non autonomo.
Insomma, per quanto concerne l’assorbililità, questa cambia da caso a caso. Di conseguenza, sarà necessario mutare anche il contratto. È dunque necessario che sia il datore di lavoro che il lavoratore abbiano una conoscenza capillare del superminimo.
Chiaramente, per ogni dubbio è importate rivolgersi al proprio consulente che sicuramente saprà dare informazioni più specifiche rispetto al caso che si presenterà.