Se la Commissione medica provinciale ritiene che non ci siano le condizioni per il rinnovo della patente come si può contestare tale giudizio?
Il quesito di un nostro Lettore è il seguente: “A luglio 2022 la Commissione medica provinciale non mi ha rinnovato la patente senza nemmeno rilasciarmi alcun certificato né ho ricevuto relativo verbale per cui, a tutt’oggi, non conosco esattamente il motivo e l’articolo per cui è sussistito il diniego. Davanti alla mia perplessità l’unico medico che ha parlato mi ha detto che il motivo era perché stavo facendo la chemioterapia che, peraltro, non mi ha mai causato alcun effetto collaterale. A seguito della mia precisazione mi ha detto che dal verbale della C.M.P. del marzo 2022, col quale mi riconosceva l’indennità di accompagnamento, risultava che avevo “difficoltà a svolgere le normali funzioni della vita quotidiana” per cui non potevo guidare. Io mi sento perfettamente in condizione di poterlo fare per cui vorrei fare ricorso ma non so proprio come fare. Posso chiedere alla Motorizzazione civile di essere sottoposta ad una prova pratica? Possibile che queste Commissioni non si rendano conto dell’umiliazione che recano alle persone? E come mai non hanno voluto tener conto delle circolari ministeriali che le invitano a non discriminare le persone che si trovano nelle mie condizioni? Grazie”.
La procedura di rinnovo della patente è molto semplice e quasi sempre si conclude con esito positivo. Ma in caso di esito negativo, ossia se il medico riscontra un deficit psicofisico che impedisce o limita la guida, cosa occorre fare? Scopriamolo insieme.
La procedura di rinnovo della patente
Il rinnovo della patente consiste in una visita che accerta il possesso dei requisiti fisici e psichici di idoneità alla guida effettuata da medici abilitati.
Se la visita ha esito positivo, viene attivata la procedura di rilascio del nuovo documento. Se invece la visita ha esito negativo, viene predisposta una visita più dettagliata presso la Commissione Medica Locale.
Dopo una visita in Commissione Medica Locale, il patentato che non condivide il giudizio emesso può effettuare una nuova visita medica presso un’Unità Sanitaria Territoriale o, in alternativa, può presentare un ricorso giurisdizionale al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) entro 60 giorni oppure un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni.
Se la valutazione medica dell’Unità Sanitaria Territoriale è più favorevole, il conducente può presentare la nuova certificazione medica all’Ufficio Motorizzazione Civile per il riesame e l’eventuale annullamento del provvedimento precedentemente emesso.
La nuova certificazione medica per il rinnovo della patente
La nuova certificazione medica più favorevole deve essere presentata all’Ufficio motorizzazione civile entro il termine di 120 giorni dal ritiro del certificato medico della Commissione medica locale.
L’Ufficio Motorizzazione Civile può accettare certificazioni presentate oltre questo limite solo nel caso in cui il conducente dimostri di aver richiesto la visita medica tempestivamente e nei termini e che pertanto il ritardo non sia a lui imputabile.
L’Ufficio Motorizzazione Civile dovrà esprimersi per la patente da rinnovare o confermare il diniego al rinnovo della patente per mancanza di idonei requisiti psicofisici.
La risposta al Lettore
Per rispondere al Lettore al quale la Commissione medica provinciale non ha rinnovato la patente senza nemmeno rilasciare un certificato né un verbale, si consiglia di richiedere nuova visita medica presso un’Unità Sanitaria Territoriale.
In alternativa è possibile intraprendere un’azione giudiziale, con la presentazione di un ricorso giurisdizionale al TAR entro 60 giorni oppure un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni. In questi casi ovviamente occorre verificare se si è ancora nei termini per adire le vie legali.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.