È possibile percepire la reversibilità della pensione dei genitori pur risultando idoneo al lavoro ma comunque non lavorando?
Il quesito che ci ha posto un nostro Lettore è il seguente: “Mio figlio deve passare la visita per la legge 68 del 1999 ed essere inserito al collocamento per la priorità lavorativa. Risultando idoneo al lavoro ma non lavorando, può percepire la reversibilità della pensione dei genitori? Perché ho letto che bisogna risultare inabile al lavoro.”
La Legge n. 68/1999 ha come scopo la promozione dell’inserimento delle persone disabili nel mondo del lavoro. Quali sono le categorie che hanno diritto di continuare a percepire la pensione di reversibilità del familiare che è venuto a mancare? Approfondiamo questo argomento.
Pensione di reversibilità
La pensione ai superstiti è un trattamento pensionistico che viene riconosciuto in caso di decesso del pensionato (pensione di reversibilità) o dell’assicurato (pensione indiretta) in favore dei familiari superstiti.
Le due prestazioni spettano:
- al coniuge oppure al partner dell’unione civile nella misura del 60% di quanto maturato;
- ai figli che sono a carico in proporzione al loro numero.
Per figli a carico si intendono:
- coloro che hanno meno di 18 anni;
- fino al 21° anno di età se frequentano la scuola media superiore e non hanno un reddito personale;
- fino al 26° anno di età se sono iscritti all’università e non hanno reddito;
- a prescindere dall’età se sono inabili al lavoro.
Occorre precisare che per il coniuge o per il partner dell’unione civile nonché per i figli inabili la prestazione spetta per tutta la loro vita mentre per gli altri figli la prestazione ha natura temporanea.
Ai figli, dunque, è richiesta l’inabilità lavorativa, non anche il riconoscimento dell’invalidità. Se pure un figlio fosse invalido, la percentuale di invalidità non sarebbe determinante se dispone comunque di una capacità lavorativa, seppur limitata.
Inoltre non è necessario che il figlio inabile conviva con il genitore nel momento in cui quest’ultimo è venuto a mancare, essendo necessario invece il fatto che il figlio sia fiscalmente a carico del genitore, in quanto non autosufficiente dal punto di vista economico.
Pensione di reversibilità di entrambi i genitori: è possibile?
Cosa accade se entrambi i genitori (sia che siano lavoratori attivi sia che siano pensionati) vengono a mancare?
La pensione ai superstiti verrà calcolata con queste percentuali:
a) 60% della prestazione maturata dal genitore deceduto al coniuge e 20% al figlio inabile;
b) nel caso vi fossero più figli (ad esempio uno inabile e uno no) la quota che spetta ai figli sarebbe il 40%, di cui il 20% (per tutta la durata della vita) al figlio inabile, mentre il 20% a favore dell’altro figlio se ha un’età inferiore a 21 oppure inferiore a 26 anni se è uno studente ed è fiscalmente a carico.
Se in un momento successivo alla scomparsa del primo genitore venisse a mancare anche il secondo genitore, il figlio inabile ha sempre diritto a usufruire della prestazione pensionistica, ma in questo caso la quota che gli spetta è pari al 70%.
La risposta al Lettore
Il nostro Lettore ci ha chiesto se il figlio può percepire la pensione di reversibilità dei genitori non lavorando pur essendo idoneo al lavoro.
In effetti per percepire la pensione di reversibilità dei genitori il figlio deve essere inabile al lavoro, non essendo rilevante nemmeno un’eventuale percentuale di invalidità.
Se non lavora ma non è di fatto inabile al lavoro, il figlio non ha diritto alla reversibilità dei genitori.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.