Un appuntamento fatidico, temuto da molti, il colloquio di lavoro. Prepararsi a tale evento può recare non pochi grattacapi, specie nella scelta dell’abbigliamento. Quale il più adatto?
Proviamo a stilare una breve lista di pratici suggerimenti, alla ricerca dell’outifit ideale.
Divertirsi sovrapponendo gli elementi, dare nuovo valore ai capi, azzardare. L’indicazione per l’abbigliamento perfetto nessuno la conosce, sebbene non manchino alcune ingegnosità di cui prender nota in prospettiva di un futuro colloquio di lavoro.
L’idea è quella di dare la giusta valorizzazione alla nostra immagine, raccontando aspetti della nostra esistenza attraverso il prezioso aiuto dell’armadio.
Colloquio di lavoro, quale l’outfit migliore?
In primis, non ci si deve assolutamente snaturare e gran parte delle scelte, almeno in partenza, dipenderà dalla posizione per la quale ci si dovrà candidare. Il look indossato non dovrà porsi come fattore di distrazione, perlopiù nel corso di un colloquio.
Banditi pantaloni esageratamente attillati, scarpe complicate o colori eccessivamente scintillanti. Il disagio svanirà in un attimo.
Il tutto prende il via dalla fase d’acquisto: il blazer o il completo potrebbero presentarsi dispendiosi. In quest’ottica converrebbe allora moderare in maniera funzionale le compre, puntando sulle combinazioni.
Il tailleur giacca e pantalone potrebbe stare a significare innumerevoli cose, l’errore è dietro l’angolo, quindi attenzione.
L’importanza del taglio
Elemento essenziale è rappresentato dal taglio. A un abito scuro con vita bassa e camicia bianca un po’ scoraggiante sarebbe preferibile pantalone con un taglio a vita alta, comodo, con tanto di cintura, meglio se gessato.
L’abbinamento per eccellenza sarebbe quello con una giacca altrettanto comoda. Una vera e propria presa di posizione, il look non è legge: è fondamentale che si ribaltino gli schemi canonici.
Al colloquio con contaminazione e i tessuti giusti
Altro suggerimento potrebbe essere quello di un bricolage tra capi maschili e femminili. Il blazer è indumento che lascia trasparire tanta sicurezza, raccontando molto della persona che lo indossa. Non attendendosi a outfit eccessivamente convenzionali, potremmo associare il blazer con un jeans, ovviamente che non abbia strappi o stemmi pacchiani, si pensi ad esempio a un boyfriend leggermente délavé scuro.
Si apparirà sì responsabili e attendibili, ma sicuramente non barbosi.
Servirà prendere nota: gessato o il pied de poule. Si tratta tessuti mascolini che restituiscono una sartorialità intramontabile. Andranno a nozze con jeans, maglioncini, gialli o rossicci, sciarpe color arancio e impermeabile beige sopra.
Anche qui la reinterpretazione sarà fondamentale.
Gli errori più frequenti, occhio ai tacchi e ai colori
Il nero è sì una ostentazione di sicurezza, padre di tutti gli outfit, ma potrebbe apparire noioso e banale. Per la nuova stagione occhio all’arancione. Prendere nota per i cappotti.
Da evitare anche colori sgargianti, si pensi ai fluo. Occorre esperienza per alcune scelte. Medesimo discorso per le scarpe. Infatti per il tacco vale quanto detto per il nero. Il consiglio, tenendo sempre conto dell’abbigliamento complessivo, è quello di indossare un bel paio di mocassini.