Due Lire possono valere 20 mila euro? Gli esperti di numismatica non hanno dubbio, alcune piccole monete valgono quanto un piccolo tesoro.
Medaglie, gettoni, monete, buoni, in un vecchio cassetto potrebbero esserci oggetti numismatici che valgono una fortuna.
Gli appassionati di numismatica sono disposti a pagare generosamente per oggetti che assumono un preciso significato nelle loro raccolte. I collezionisti cercano monete – e non solo – con difetti, disegni rari, a fior di conio per inserirli nella collezione e ammirarli. Sono disposti a pagare anche 20 mila euro per un gettone da 2 Lire che per un occhio inesperto può valere al massimo un ricordo affettivo. Ecco perché diventa importante sapere cosa cercano i numismatici per capire se tra le monete trovate in un vecchio cassetto a casa della nonna può nascondersi una piccola fortuna. Le Lire, in particolare, possono riservare piacevoli sorprese dato che sono molte le monete ricercate dai collezionisti. Oggi ci soffermeremo sul getto da 2 Lire coniato per l’IX Fiera Esposizione di Milano.
Le due Lire della Fiera di Milano, come riconoscerle?
L’IX Fiera Esposizione di Milano si svolse tra il 12 aprile e il 19 giugno 1928 per celebrare i dieci anni dalla vittoria della Prima Guerra Mondiale. Proprio durante il giorno di inaugurazione ci fu un attentato in Piazza Giulio Cesare nel capoluogo lombardo. Gli attentatori, mai identificati, piazzarono un ordigno all’interno di un lampione in ghisa provocando il decesso di venti persone e il ferimento grave con mutilazione di altre 50. Questo è il motivo per cui il gettone delle due Lire è così ricercato oggi.
Si presenta come un buono spendibile all’interno della Fiera e presso la Mostra della Rivoluzione Fascista, evento che si svolse per due anni a Roma, dal 28 ottobre 1932 al 28 ottobre 1934 per celebrare i dieci anni al potere di Mussolini. Sul dritto del gettone c’è inciso al centro il volto del Re, senza mostrine, elmetti e divisa girato verso destra. Intorno alla testa si legge REGNANDO sul bordo destro e VITTORIO EMANUELE III sul bordo sinistro.
In basso, sotto al collo, si vede l’anno di coniazione, il 1928 e la firma dell’autore Castiglioni. Sul rovescio, invece, è raffigurato un littore nudo a cavallo nel centro con sopra la scritta CAPO DEL GOVERNO BENITO MUSSOLINI e sotto la dicitura S. JOHNSON. Sotto al cavallo, poi, si legge in orizzontale la scritta LIRE DVE VALEVOLE NELL’INTERNO DELLA FIERA ESPOSIZIONE DI MILANO E CONVERTIBILE DALLA FIERA IN VALUTA LEGALE FINO AL 19 GIUGNO A IV.
Qual è il valore odierno del gettone
Il gettone realizzato in rame dorato vale oggi circa 150 euro. La cifra sale se si è in possesso di un buono di prova, conianti in un numero indefinito. Alcuni esemplari in argento e bronzo possono valere fino a 700 euro, se in alluminio fino a 350 euro e poi ci sono i gettoni con la scritta PROVA in oro da 17,9 grammi che può valere fino a 20 mila euro.