Il canone Rai è un’imposta dovuta per il possesso di una tv o di una radio: sono però previsti alcuni casi di esonero.
Dal 2016, ossia da quando è stata introdotta la presunzione di detenzione di un apparecchio televisivo in presenza di un’utenza di energia elettrica residenziale, il canone viene addebitato direttamente in bolletta. Dieci le rate mensili, da gennaio a ottobre, per un importo pari a 90 euro.
Dal 2023 però, come stabilito dalla Commissione Europea, dovrà essere eliminata come voce nelle utenze elettriche, trattandosi di un ‘onere improprio’: il Governo sta quindi decidendo quale sarà la sua sorte.
Canone Rai e casi di esonero: il quesito
Un lettore ha inviato il seguente quesito: “Mi chiamo Roberto invalido al 100%. Mia moglie invalidità da al 100% con accompagnamento e legge 104 articolo 3 comma 3 per Parkinson. Ho letto che non si può pagare la Rai TV? Ho un Isee aggiornato 2022 di 4470 euro e un mutuo mensile di 765 euro per 165 rate ancora da pagare. Non arriviamo a fine mese, cosa posso fare? Cordiali saluti.”
Come funziona
Chiunque sia in possesso di un apparecchio televisivo, o di qualsiasi apparecchio con di sintonizzatore per la ricezione del segnale dall’antenna radiotelevisiva, deve versare il Canone Rai. Si paga una sola volta per famiglia anagrafica, a patto che tutti i componenti abbiano la residenza nella medesima abitazione. Come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, sono inoltre tenuti al pagamento:
- chi risiede all’estero ma ha un’abitazione in Italia;
- i titolari di un contratto per la visione via satellite o via cavo;
- chi ha in affitto un appartamento ammobiliato in cui è presente un televisore.
I casi di esonero dal canone
In alcuni casi è previsto l’esonero dal pagamento dell’imposta. Innanzitutto se non si possiede un televisore o se ne è stato richiesto il suggello; oppure se nell’abitazione è presente solo un pc privo di sintonizzatore TV o un vecchio televisore analogico.
L’esenzione spetta inoltre alle seguenti categorie:
- ai cittadini con più di 75 anni e un reddito proprio e del coniuge non superiore a 8000 euro, senza conviventi che abbiano un reddito proprio (ad eccezione di collaboratori domestici, colf e badanti);
- agli agenti diplomatici, i funzionari o gli impiegati consolari, i militari di cittadinanza non italiana;
- ai cittadini che hanno un’utenza elettrica residenziale intestata ma non possiedono una TV.
Per ottenere l’esonero è necessario presentare una dichiarazione sostitutiva all’Agenzia delle Entrate in modo da comunicare i requisiti che permettono di non pagare il canone Rai.
Canone TV e legge 104/92
I titolari di legge 104 o gli invalidi civili non sono inclusi tra coloro che hanno diritto a richiedere l’esenzione. Non basta infatti avere una disabilità per non provvedere al pagamento del canone Rai. Tranne che in un caso ben preciso (oltre a quelli precedentemente elencati): ossia quando si ha la residenza presso una casa di riposo.
Legge 104 ed esonero pagamento canone Rai
La risposta al quesito del lettore sul Canone Rai è purtroppo negativa: deve continuare a pagarlo se non ha i requisiti anagrafici e di reddito previsti.
Dal 2023, come già anticipato, non sarà più inserito in bolletta. Tra le ipotesi al vaglio del Governo, c’è anche quella di una sua abolizione. Non resta quindi che attendere le novità in merito.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.