La legge 68/99 promuove il diritto al lavoro delle persone con disabilità e uno dei suoi punti principali è il collocamento mirato.
La norma prevede che i disabili con un’invalidità riconosciuta, in cerca di un’occupazione che sia consono alle proprie capacità, possano iscriversi a delle liste speciali presso i Centri per l’impiego, che si occuperanno di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Ovviamente dopo aver svolto tutta una serie di verifiche annotando le loro capacità lavorative, competenze ed abilità, nonché la natura e il grado della disabilità.
Le aziende, sia private che pubbliche, sono infatti tenute ad avere alle proprie dipendenze dei lavoratori con disabilità secondo numeri precisi:
- il 7% se con più di 50 dipendenti;
- 2 da 36 a 50 dipendenti;
- 1 da 15 a 35 dipendenti.
Legge 68/99 e collocamento mirato: il quesito
Una nostra lettrice ha inviato il seguente quesito sul collocamento mirato: “Buongiorno io ho un’invalidità permanente del 50% e mi è stato dato anche il collocamento mirato, ma lavoro in un’azienda da 31 anni e per potermi iscrivere alle liste mi devo licenziare. Possibile che non c’è un’altra alternativa senza dover perdere tutti gli scatti di anzianità e le cose che ho maturato in trentun anni?”
Le liste di collocamento mirato
I disabili in età lavorativa hanno quindi l’opportunità di iscriversi alle liste di collocamento mirato legge 68/99 se in possesso di un’invalidità di almeno il 46%.
Sono previste delle forme di tutela per:
- persone con minorazioni psichiche, fisiche, sensoriali e intellettive con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%;
- persone invalide del lavoro, con un grado di invalidità INAIL superiore al 33%;
- non vedenti e sordi;
- invalidi di guerra, invalidi civili di guerra e invalidi per servizio;
- vittime del terrorismo, coniugi e orfani di coloro deceduti per causa di lavoro, di guerra o di servizio. Oppure in seguito all’invalidità derivante da queste cause.
Per effettuare l’iscrizione bisogna compilare un modulo e presentare il verbale di accertamento della capacità globale per il collocamento mirato, relazione conclusiva o diagnosi funzionale, rilasciata dalla commissione medica integrata dell’INPS, da cui si evincono le abilità residue possedute.
Chi risulta iscritto a queste liste speciali può inoltre partecipare a concorsi pubblici e ha diritto alla riserva dei posti nei limiti della complessiva quota d’obbligo e fino al cinquanta per cento dei posti messi a concorso.
Legge 68/99 e posto di lavoro
In risposta al quesito della lettrice, evidenziamo che la legge 68/99 è nata per favorire l’occupazione delle persone con disabilità, promuovendo l’incontro tra le sue capacità lavorative e le esigenze e necessità delle imprese. Se intende cambiare lavoro, le consigliamo di rivolgersi a un sindacato di categoria per valutare la sua posizione e cercare così la soluzione più adatta alle proprie aspirazioni.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.