Richiedere il reddito di cittadinanza dopo la separazione o il divorzio: ecco tutto quello che c’è da sapere.
Introdotto con decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4 per l’obiettivo di contrastare la povertà, il RdC viene riconosciuto ai nuclei familiari in possesso di determinati requisiti di cittadinanza, di residenza ed economici.
È necessario prestare però attenzione alla definizione di ‘nucleo familiare’ ai fini del sostegno economico. Soprattutto se si è separati oppure divorziati, e sono presenti dei figli minorenni oppure maggiorenni.
Reddito di cittadinanza e separazione: il quesito
Un nostro lettore ha inviato il seguente quesito: “Invalidità figlio 32 anni al 50%. Vive con la madre assegnato dal giudice separazione. Come fare per avere il Reddito di cittadinanza?”
Requisiti
Per ottenere il reddito di cittadinanza, bisogna essere innanzitutto cittadino italiano o dell’Unione europea (oppure di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno) con residenza in Italia negli ultimi dieci anni, di cui due in modo continuativo.
Per quanto riguarda il reddito, il nucleo familiare deve avere
- un valore ISEE inferiore a 9.360 euro;
- il valore del patrimonio immobiliare in Italia e all’estero, che non sia la casa di abitazione, deve essere inferiore a 30mila euro;
- un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6mila euro per una persona sola, incrementato in base al numero dei membri della famiglia (fino a 10mila euro); al numero di figli (1000 euro in più per ogni figlio oltre il secondo); di componenti con disabilità (5mila euro) o con disabilità grave (7.500 euro);
- un valore del reddito familiare inferiore a 6mila euro annui, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.
Inoltre non bisogna essere in possesso:
- di auto appena immatricolate, di cilindrata superiore a 1.600 o di motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei 2 anni antecedenti la domanda;
- navi e imbarcazioni da diporto.
Come funziona il beneficio
Il reddito di cittadinanza è composto da due parti:
- una va a integrare il reddito familiare fino alla soglia di 6mila euro moltiplicati per la scala di equivalenza;
- l’altra, riservata a chi paga l’affitto, aumenta il beneficio di una cifra annua pari al canone di locazione, ma fino ad un massimo di 3.360 euro. È inoltre prevista un’integrazione per le famiglie che hanno casa di proprietà con mutuo. In questo caso l’integrazione, che può essere al massimo pari alla rata, non supera 1.800 euro.
L’importo complessivo del reddito di cittadinanza non può comunque essere superiore a 9.360 euro l’anno (quindi 780 euro al mese), moltiplicati per la scala di equivalenza e ridotti per il valore del reddito familiare.
Reddito di cittadinanza e nucleo familiare
Per la normativa del reddito di cittadinanza, la definizione del nucleo familiare del richiedente è ai sensi dell’articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013. Quindi si considera quello valido ai fini Isee. In particolare:
- i coniugi separati o divorziati fanno parte dello stesso nucleo familiare Isee, nel caso in cui continuino a risiedere nella stessa abitazione. Se la separazione o il divorzio sono avvenuti in una data successiva al 1° settembre 2018, il cambio di residenza deve essere certificato da un apposito verbale della polizia locale;
- il figlio maggiorenne, ma non convivente con i genitori, fa parte dello stesso nucleo familiare quando ha un’età inferiore ai 26 anni, è a loro carico a fini Irpef, non è sposato e non ha figli;
- i componenti che già facevano parte del nucleo familiare Isee, oppure dello stesso nucleo anagrafico, continuano a farne parte anche a seguito di variazioni anagrafiche, nel caso in cui comunque risiedano nella medesima abitazione.
Un figlio è considerato a carico quando ha un reddito imponibile fiscale Irpef inferiore a 2.840,51 euro, se nella fascia di età tra i 24 e i 26 anni. Tra i 18 e i 24 anni il limite di reddito è di 4mila euro annui.
Reddito di cittadinanza e coniugi separati
In merito alla richiesta del lettore, può inoltrare la domanda per il reddito di cittadinanza se in possesso dei requisiti, facendo attenzione a ciò che riguarda il nucleo familiare per i coniugi separati (sono comunque previsti controlli).
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.