Sondaggi politici: il M5S si conferma come maggiore partito d’opposizione, pagano i dem!

Ancora sondaggi politici: tra proclami e scivoloni, aspettative e disillusioni, il nuovo governo prosegue il suo mandato. Le statistiche confermano Meloni in testa.

Alle spalle il Movimento 5 Stelle stacca il Partito Democratico.

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La recente analisi statistica di Swg segnala la costante ascesa di Fratelli d’Italia, con Meloni attualmente al di sopra del 30%. Sorpassi e contro sorpassi tra Calenda-Renzi e Salvini. Intanto il Movimento 5 Stelle stacca il Partito Democratico.

I sondaggi politici ora come ora sembrerebbero tornare a sorridere alla coalizione di governo, questo il resoconto di Swg comunicato nella giornata del 14 novembre durante la messa in onda del Tg La7 di Enrico Mentana. Ciascun partito appartenente al gruppo di maggioranza sembrerebbe in leggera ripresa.

Gli ultimi sondaggi politici Swg, prosegue l’ascesa della Meloni

Nella fattispecie parrebbe essere incontenibile la crescita di popolarità della premier Giorgia Meloni. Il suo partito, Fratelli d’Italia, abbatte per la prima volta il muro del 30%. Prosegue la lotta tra la Lega di Matteo Salvini (8,4%) e il duo Azione-Italia Viva di Calenda e Matteo Renzi (8%), un duello segnato da sorpassi e controsorpassi.

La partita come primo partito d’opposizione vede in testa i pentastellati (17%) che effettuano il sorpasso sui dem (16%). Il Partito Democratico attende le primarie di marzo per l’assegnazione della segreteria, intanto paga lo scotto dell’incertezza.

Il passo del Movimento 5 Stelle invita i dem a riflettere

Il sondaggio potrebbe invitare a non poche riflessioni i dem. Il Movimento 5 Stelle si conferma stabilmente un passo sopra il Partito Democratico. Il sorpasso ai sondaggi potrebbe influenzare non poco le decisioni del centrosinistra circa la tornata elettorale regionale che avrà luogo in Lombardia e nel Lazio.

Considerando i non pochi dissapori circa l’ipotesi di un potenziale appoggio a Letizia Moratti, i dem in Lombardia dovrebbero virare su una coalizione con +Europa, Verdi e Sinistra, viceversa nel Lazio sembrerebbe ipotizzabile una confluenza con il terzo polo incentrata sulla personalità dell’assessore Alessio D’Amato.

Valutazioni queste che potremmo dire scandite dai termini, piuttosto gravosi, imposti da Giuseppe Conte per un eventuale ritorno di fiamma giallorosso. Una prospettiva questa per il Movimento 5 Stelle di perpetuare a evidenziare il proprio distacco dai dem, con l’augurio magari di poter procedere con la vampirizzazione del Partito democratico nei sondaggi.

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