Una nuova truffa via email sta preoccupando le Istituzioni. Già perpetrata qualche tempo fa, sta coinvolgendo diversi Paesi in Europa.
È importante divulgare il più possibile ciò che sta accadendo anche in Italia, così da tutelare le persone che abbiamo vicino. Ecco cosa ci suggerisce la Polizia Postale.
Da una parte siamo purtroppo abituati a ricevere messaggi spam, su tutti i nostri canali: WhatsApp, Facebook, Instagram o tramite la casella di posta elettronica. Alcuni tentativi sono talmente grossolani che li riconosciamo subito, ma altri sono fatti molto bene, da cyber criminali esperti, e allora lì possono essere davvero dei guai.
Come abbiamo spiegato in diversi dei nostri articoli informativi, infatti, per riconoscere un tentativo di phishing o una potenziale truffa bastano alcuni accorgimenti. Spesso i testi delle (presunte) comunicazioni ufficiali da parte di Enti (INPS, AdE eccetera) contengono errori grammaticali, virgole o accenti messi in modo sbagliato. La quasi totalità delle volte il messaggio è di tipo “allarmistico”, si “minaccia” un qualche problema se non facciamo una determinata azione. Ovvero cliccare su di un lin per risolverlo. Ovviamente, NON dobbiamo MAI cliccare su alcun link.
Ultimamente, poi, è boom di truffe telefoniche da parte di (false) associazioni dei consumatori a tutela dei cittadini contro il caro bollette. In un articolo pubblicato su economiablog.it troviamo istruzioni su come difendersi. Soprattutto ricordiamo che il proprio fornitore di Luce o Gas non chiama MAI con un numero di cellulare, ma usa altri canali.
L’ultima truffa riguarda invece la (falsa) comunicazione da parte della Polizia, e dunque è pericolosa perché chi riceve una determinata email potrebbe davvero cadere nella trappola. Ecco come funziona.
Nuova truffa via Email, attenzione massima, la Polizia Postale ci spiega come difendersi
Negli ultimi tempi è un crescendo di segnalazioni da parte di alcuni utenti che si sono imbattuti in una particolare truffa. Purtroppo in molti ci sono cascati, e parliamo di persone di diversi Paesi Europei, andando ad alimentare un giro d’affari sporco di qualche milione di euro.
La truffa fa leva, come spesso accade, sulla paura delle persone. Sta girando una falsa email dove compare un (falso ovviamente) logo della Polizia e una falsa citazione in Tribunale. L’accusa inviata alla potenziale vittima della truffa è quella di aver violato i diritti dei minori, di aver visitato qualche sito con contenuti pedopornografici, e dunque viene invitato a pagare una somma di denaro – una sorta di multa – per evitare provvedimenti ulteriori e più gravosi. Si menzionano ovviamente il carcere e somme di denaro ancora più ingenti da pagare.
Chi frequenta determinati tipi di siti, anche se legali, seppur in buona fede e ovviamente senza voler nuocere a giovani o ad adulti, può spaventarsi, e per un senso di vergogna andare a pagare quanto richiesto.
La Polizia Postale però sta divulgando le informazioni giuste, ovvero che non esiste nessuna “Brigata di Protezione Minori” e che le email col Logo della Polizia di Stato che stanno girando sono false.
Nessun organo di Autorità dello Stato, Polizia inclusa, infatti, chiede somme di denaro tramite messaggio, di alcun tipo, nemmeno per pagare ciò che è realmente dovuto. Le eventuali citazioni in Tribunale vengono inviate per posta raccomandata, o consegnate da personale apposito. Così come eventuali multe da pagare per qualsivoglia infrazione.
Raccontaci una truffa subita o se si ha il dubbio di vivere una situazione di raggiro o frode.
Il team si avvale di Esperti che potranno consigliare cosa fare per tutelarsi. Inviare una mail con i propri dubbi o quesiti qui: Segnalazione truffe