Più di una persona scopre di avere vicino casa terreni fatiscenti e abbandonati da anni. Ecco cosa fare per subentrare nel diritto di proprietà di una superficie che nessuno rivendica e di cui nessuno si prende cura.
L’agricoltura negli ultimi anni sta vivendo un periodo tutto sommato positivo e sono in tanti, anche tra i giovani, a sognare oggi un lavoro immerso nel verde ed a contatto con la natura.
Ecco perché chiedersi come fare ad ottenere un terreno a costo zero, divenendone proprietario senza spese, rappresenta certamente una domanda interessante e che merita una risposta puntuale.
Tra costi lievitati dei beni di prima necessità, bollette energetiche che rappresentano un vera e propria incognita e scadenze fiscali di vario tipo, più di qualcuno sta pensando a come fare per divenire proprietario di un terreno agricolo abbandonato, risparmiando il più possibile. Lo scopo è, chiaramente, ‘riqualificare’ l’area verde, decidendo di farci ciò che più interessa. Pensiamo ad un orto personale, ad esempio.
Dunque, che cosa ricordare per raggiungere questo obiettivo? Quali passi compiere in tema di terreni? Faremo chiarezza nel corso di questo articolo, che vuole costituire una guida breve e sintetica su argomenti di rinnovato interesse.
Sì al Superbonus anche in questo specifico caso: lo dice l’Agenzia delle Entrate
Terreni agricoli abbandonati e conseguimento del diritto di proprietà: il contesto di riferimento
Il tema in questione non può certo definirsi ‘di nicchia’. Ed è certamente possibile diventare il proprietario di un terreno, non di rado abbandonato, senza spendere nulla e dunque senza ingenti investimenti. L’interessato ad un acquisto materiale del terreno a costo zero non deve peraltro dimenticare che l’Italia è un paese che ha sempre annoverato quello agricolo tra i settori chiave della sua economia. Perciò la scelta di divenire proprietario di terreni agricoli abbandonati può certamente costituire non soltanto la base per la realizzazione di una coltivazione o orto per uso personale, ma anche e soprattutto un modo intelligente per aumentare la dimensione dei propri possedimenti terrieri e, chissà, magari per lanciare od avviare un nuovo ed innovativo business agricolo, o anche – più semplicemente – per avere cura dei terreni e contribuire al decoro della zona in cui si abita.
Vi è poi un altro elemento da considerare: pur non essendo un paese enorme, l’Italia abbonda di terreni agricoli abbandonati presenti su tutto il territorio nazionale. Pertanto, può ben darsi che a qualcuno venga in mente di appropriarsi di un’area che scopre non essere rivendicata o utilizzata da nessuno. E’ il caso tipico di chi vorrebbe subentrare nel diritto di proprietà di una superficie che, magari, sa di avere vicino casa, abbandonata e incolta da molto tempo.
La possibilità di avvalersi dell’usucapione sui terreni abbandonati
Erbe alte e rifiuti spesso caratterizzato terreni agricoli abbandonati, che – come accennato – sono talvolta elemento di interesse per chi vorrebbe sfruttare la superficie a suo vantaggio, o comunque per recarne un beneficio alla comunità. Se ci si chiede qual è il percorso previsto dalla legge, che permette ad un cittadino di poter divenire legittimo proprietario di un terreno abbandonato – o comunque non utilizzato o non rivendicato da nessuno quanto alla proprietà – la risposta è data dal meccanismo dell’usucapione.
Perciò chiunque individui un terreno o più terreni agricoli abbandonati e intenda farli propri, potrà fare riferimento alle regole di questo istituto del diritto civile. L’usucapione consiste in una modalità di acquisto di un diritto su un bene immobile (in questo caso i terreni abbandonati) che si realizza con il possesso continuo, pacifico, ininterrotto e manifesto nel corso del tempo.
L’acquisto del diritto sui terreni, in particolare, non abbisogna della collaborazione o del consenso di chi era stato in precedenza titolare del diritto usucapito. E ciò ben si può comprendere nel caso di una superficie incolta, con erba alta e rifiuti, la cui proprietà non è stata rivendicata da nessuno da molto tempo.
A quali condizioni scatta l’usucapione?
Attenzione però, perché una persona può divenire proprietario dei terreni agricoli abbandonati per usucapione soltanto se dimostra di aver curato il bene immobile, ovvero il terreno:
- pur non essendone il legittimo proprietario;
- per almeno vent’anni.
Ma è vero che esiste un’usucapione breve di 10 anni, nel caso in cui l’interessato possa provare che ha curato i terreni abbandonati in buona fede e, pertanto, senza sapere della proprietà di un’altra persona su di essi.
Non è però finita qui. Passati i 10 anni o i 20 anni, in base della buona fede o della mala fede, per divenire legittimo proprietario di un terreno occorre andare da un giudice, in modo che sia emesso un provvedimento ad hoc con cui, accertata la presenza delle condizioni richieste, è stabilito il trasferimento di proprietà per usucapione dei terreni agricoli.
Ricordiamo, infine, che in verità non vi è soltanto l’usucapione per acquistare la proprietà sul bene immobile. Può rilevare anche la via dell’acquisto tradizionale, che abbatte i tempi, a patto di essere in grado di rintracciare l’attuale legittimo proprietario. Serviranno ricerche ad hoc presso l’Agenzia del Territorio, anche perché – ovviamente – se non è possibile sapere chi è il proprietario non è possibile neanche fare la proposta di acquisto dei terreni.