Opzione Donna riguarda sia le lavoratrici dipendenti che autonome con 35 anni di contributi, secondo un preciso calcolo.
La misura, prorogata anche per il 2022 dalla Legge di Bilancio 2021, prevede un’età anagrafica pari o superiore a 58 anni per le dipendenti e a 59 anni per le autonome.
Il diritto al trattamento pensionistico si matura però a distanza rispettivamente di 12 mesi e 18 mesi dalla data di maturazione dei requisiti. Le lavoratrici del comparto scuola e dell’Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica (AFAM) conseguono invece il trattamento a decorrere dal 1° settembre e dal 1° novembre 2022.
Opzione Donna permette quindi alle lavoratrici di andare in pensione in anticipo rispetto a quanto attualmente previsto dalla normativa. Ma adottando esclusivamente il sistema contributivo di cui al decreto legislativo 180/1997, ossia con un ‘taglio’ dell’assegno.
Opzione Donna e contributi: il quesito
Una lettrice ha inviato il seguente quesito in merito al trattamento pensionistico Opzione Donna: “Buongiorno potrei rientrare nell’Opzione donna avendo 59 anni più 35 anni di lavoro, anche se negli ultimi anni non ho più pagato i miei contributi? Posso saldare tutto per accedere a Opzione Donna? Grazie.”
Come si calcolano i contributi
Per perfezionare il requisito contributivo dei 35 anni, e poter accedere a Opzione Donna, sono presi in considerazione tutti i contributi versati o accreditati a qualsiasi titolo. Ossia quelli obbligatori, da riscatto e/o da ricongiunzione, figurativi e volontari ma sono esclusi i periodi di malattia o disoccupazione e prestazioni equivalenti. Le altre tipologie di contribuzione figurativa come maternità, permessi e congedo straordinario legge 104/92 rientrano nel conteggio. Esiste inoltre la possibilità di riscattare con i criteri del sistema contributivo (aliquota percentuale o riscatto agevolato della laurea) anche i periodi anteriori al 31/12/1995. Una facoltà, come evidenziato nel messaggio Inps 4560/2021, che però deve essere esercitata al momento del pensionamento.
Per conseguire la pensione è richiesta la cessazione del rapporto di lavoro dipendente. Le lavoratrici autonome possono invece continuare a svolgere le proprie attività.
Opzione Donna e maturazione requisiti
Per quanto riguarda il quesito inviato dalla lettrice, dobbiamo sottolineare che i requisiti per poter accedere a Opzione Donna andavano perfezionati alla data del 31/12/2021. Quindi, se non ha raggiunto l’anzianità contributiva dei 35 anni, non può farne richiesta ora nel 2022, pagando ciò che manca. Non resta quindi che attendere la riforma delle pensioni, prevista per fine anno, in cui la misura potrebbe essere nuovamente prorogata. Consentendole quindi l’accesso nel caso in cui non ci siano cambiamenti. Consigliamo comunque alla lettrice di rivolgersi a un Patronato per un calcolo preciso sulla contribuzione maturata e sulle opzioni eventualmente disponibili.
Ricordiamo che, grazie al principio della “cristallizzazione del diritto alla pensione”è possibile accedere al trattamento anticipato anche successivamente alla scadenza del regime opzionale.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.