Gli aumenti di affitti e mutui stanno mettendo in ginocchio i cittadini in cerca di una casa in cui abitare. I costi sono sempre più alti e la ricerca sempre più difficile.
In alcune città gli affitti sono aumentati del 25%. Per non parlare dei tassi dei mutui. Quali fattori influiscono sulle cifre?
Un diritto, quello di una casa in cui abitare, che sta vacillando sotto l’influsso degli aumenti di affitti e mutui. Diversi fattori influiscono sui rialzi, tutti scatenati dall’inflazione dilagante e dai rincari di luce e gas. Una situazione pessima per la quale non sembrerebbero essere spiragli di speranza a cui aggrapparsi. Si attendono interventi efficaci da parte del nuovo Governo per riportare un equilibrio nelle vite di tutte noi – bilanciando principalmente entrate e uscite – ma nel frattempo occorre fare i conti con la realtà. Nelle città metropolitane il costo dell’affitto è aumentato in media del 25% in sette anni. Nello specifico, l’analisi dei rialzi ha visto come protagoniste Bologna, Firenze, Milano, Roma, Napoli, Genova, Palermo e Torino. Da nord a sud Italia, dunque, ma gli aumenti non sono omogenei in tutta la penisola.
Aumenti di affitti nella penisola, quali le città maggiormente interessate
Un incremento del 35,5% ha coinvolto gli affitti di Firenze negli ultimi anni mentre l’aumento a Bologna ha toccato il 28,5%. Poco più basso, 28,4%, a Genova mentre a Roma e Milano i rincari si sono attestati intorno al 20%. Non lasciatevi sorprendere dalla percentuale più bassa. L’incremento risulta inferiore solamente perché gli affitti erano già molto alti rispetto le altre città metropolitane.
Oltre all’aumento dell’affitto, poi, occorre aggiungere la crescita delle spese condominiali di circa il 50%. Si arriva, così, a cifre esagerate che tanti cittadini difficilmente riescono a permettersi. La stima è di 945 euro in media nelle grandi città per un appartamento in centro (si possono toccare anche i 1.070 euro se non 1.300 euro per immobili di rilievo). Optando per il semicentro la cifra scende a 780 euro circa mentre nelle periferie si arriva a 580 euro al mese. Se guardiamo, poi, i costi nella capitale si noteranno cifre ancora più alte. Da 760 euro in periferia a 1.530 euro in centro.
E i mutui?
Volendo acquistare una prima casa i prezzi non sono migliori. Con i tassi attuali la rata mensile è superiore di 200 euro circa rispetto agli anni passati. Ciò significa che un importo di 600 euro è, ora, di 800 euro scegliendo la durata massima e avendo dalla propria parte tutte le migliori condizioni possibili. Parliamo di un’abitazione di media grandezza, in una città non metropolitana, con piano di ammortamento di 25 o 30 anni. Considerando gli stipendi medi erogati in Italia è lecito chiedersi come una famiglia possa sostenere una spesa del genere, sia in caso di affitto che di mutuo, considerando tutti gli altri rincari del momento.