Il mutuo cointestato è certamente una soluzione degna di nota per molte persone che intendono comprare una casa grazie al finanziamento della banca. Tuttavia vi sono dettagli che è preferibile conoscere, per non rischiare brutte sorprese.
Oggi i mutui rappresentano un argomento tra i più spinosi, se pensiamo che l’incremento dei tassi di interesse deciso dalla Bce (Banca Centrale Europea) – per frenare l’inflazione – potrebbe tradursi nel 2023 in un marcato rincaro delle rate dei mutui a carico delle famiglie, in particolare per quelle che hanno scelto il tasso variabile (per sua natura esposto alle oscillazioni).
Per le famiglie insomma è all’orizzonte un nuovo aumento delle spese mensili, insieme ai tanti altri che ci hanno accompagnato in questo periodo.
Tuttavia i mutui restano pur sempre un tema gettonato, perché sono comunque molte le persone che, non potendo contare subito su tutta la cifra per pagare il prezzo dell’immobile, scelgono la via del mutuo con la banca – di fatto per diluire la consistente spesa nel corso del tempo.
Ebbene, tra le varie tipologie di prestiti o finanziamenti che hanno a che fare con l’acquisto di un immobile, abbiamo il mutuo cointestato. Ovvero proprio ciò di cui vogliamo parlare ora, facendo luce sull’argomento. Perciò, cos’è in concreto? Come funziona? Quali vantaggi presenta? Vediamolo insieme nel corso di questo articolo.
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Cos’è un mutuo cointestato? Casi pratici in cui è molto utilizzato
Come si può facilmente intuire, il mutuo cointestato altro non è che una forma di finanziamento nella quale due o più persone chiedono il prestito alla banca, in comunione. Anzi nella generalità dei casi, quando si va presso un istituto di credito a chiedere un finanziamento per l’acquisto di un immobile, tra le possibilità tra cui scegliere ci sarà quasi sempre quella del mutuo cointestato.
La vera differenza tra il mutuo cointestato e il mutuo classico è che non vi è un solo intestatario, bensì due o più. Ecco perché il mutuo cointestato è spesso scelto dalle giovani coppie che intendono vivere sotto lo stesso tetto e mettono insieme le forze per effettuare un’operazione comunque impegnativa sul fronte economico, quale l’acquisto della prima casa. Ma è vero che il mutuo cointestato è una soluzione di finanziamento utilizzata non di rado anche dai soci, che vogliono aprire un’attività commerciale e hanno bisogno dell’intermediazione della banca per distribuire nel tempo i costi dell’acquisto dell’immobile desiderato. Non solo. Altro caso tipico è quello dei figli che intendono acquistare una casa, con il sostegno dei genitori in veste di compartecipanti al mutuo cointestato.
Dal punto di vista della banca, in un periodo incerto sul fronte socio-economico come quello odierno, certamente il mutuo cointestato è piuttosto gradito – e questo a maggior ragione se pensiamo a quella rete di garanzie che l’istituto solitamente richiede a chi intende ottenere un finanziamento per comprare l’abitazione. Infatti, come è facilmente intuibile, i mutui cointestati offrono il doppio delle garanzie alla banca stessa.
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Quando si parla di mutuo cointestato? Alcune precisazioni importanti
Nel caso i privati si accordino con la banca per il mutuo cointestato, come appena detto, l’istituto potrà contare su una doppia garanzia per quanto attiene al rimborso dell’anticipo. Ed inoltre se uno dei debitori non rispetta gli obblighi di versamento periodico della rata del mutuo, l’istituto di credito avrà comunque diritto di rivalersi sull’altro debitore o gli altri debitori.
Questo perché apporre la firma ad un mutuo di questo tipo significa accettare l’obbligazione solidale del mutuo, e perciò correre il rischio di vedersi richiesta tutta la somma dovuta e non solo la quota spettante. Ecco perché, come sopra accennato, solitamente il mutuo cointestato è richiesto – ed ottenuto – da persone legate da un senso di profonda fiducia, come ad es. la giovane coppia o i soci che condividono un progetto di business.
In tema di mutuo cointestato vale altresì la pena ricordare che:
- il contratto implica l’impegno a pagare il dovuto per ciascuno dei cointestatari, dal momento della sottoscrizione del contratto con la banca. Infatti i cointestatari, all’atto della stipula del mutuo, si obbligano a rimborsare le rate sino all’estinzione del debito.
- i comproprietari possono essere anche più di due, e se saranno di più questo andrà chiaramente a beneficio della banca, che si sentirà più sicura di recuperare quanto anticipato;
- per stipularne uno non è obbligatorio che sussistano vincoli di parentela. Ma rileva piuttosto che siano alla base delle solide garanzie patrimoniali, che proteggano l’istituto di credito per ciò che attiene al puntuale pagamento delle rate da parte dei mutuatari.
I documenti da presentare per ottenerne uno
Gli interessati a questa tipologia di mutuo, debbono ricordare che per conseguire un mutuo cointestato, tutti i richiedenti dovranno presentare presso l’istituto di credito:
- i documenti anagrafici, e ci riferiamo dunque a carta di identità in corso di validità e tessera sanitaria;
- i documenti di reddito, ad es. la copia delle ultime buste paga e la copia delle dichiarazioni dei redditi. Questi saranno documenti fondamentali per provare la propria solidità patrimoniale e dunque per riuscire a sottoscrivere il contratto di finanziamento con la banca.
Concludendo, rimarchiamo che nel caso di richiesta di un mutuo cointestato, occorre sempre prestare molta cautela. Infatti l’istituto ottiene una doppia garanzia sul rimborso del prestito per l’acquisto dell’immobile e, laddove uno dei debitori non pagasse, la banca potrebbe certamente rivalersi sull’altro debitore grazie all’obbligazione solidale del mutuo. In buona sostanza, se uno dei cointestatari non versa la sua parte, l’altro deve risarcire l’intera somma e poi rivalersi sul cointestatario in un secondo tempo – senza però la certezza di ottenere quanto versato al suo posto.