I bonus casa attivi non sono pochi e servono a supportare i cittadini in tutta una serie di incombenze e spese che attengono alla vita domestica. Alcuni saranno confermati nel 2023, altri con tutta probabilità saranno archiviati. Eccone 6 su sui fare il punto.
Oggi il Governo è alle prese con il delicato problema di trovare le coperture per le misure che ha in mente di introdurre, o confermare, in vista del 2023.
Terreno in cui inserirle non potrà che essere la legge di Bilancio, con un occhio di riguardo agli strumenti contro il boom inflazione e il caro vita.
D’altronde sostenere spese e consumi delle famiglie e dare una mano alle imprese in questa delicata fase è obbligatorio per il Governo: i partiti che formano la coalizione di centrodestra si sono impegnati a mantenere le promesse della campagna elettorale. Nel contesto dei prossimi mesi che fine faranno i bonus casa 2022? E’ una domanda che in molti si pongono considerando che non sono pochi, e che il loro rilievo è in numerosi aspetti della società.
Di seguito faremo allora una panoramica su alcune delle maggiori agevolazioni che proseguiranno l’anno prossimo e su alcune di quelle che, invece, saranno archiviate a fine anno.
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Bonus verde e bonus acqua potabile nel 2023
Che succederà al bonus acqua potabile? Ebbene, si tratta di un’agevolazione che mira in particolare a contribuire alla riduzione del consumo dei contenitori di plastica per l’acqua minerale, e che in particolare si rivolge a chi intende comprare sistemi per migliorare la qualità dell’acqua versata da acquedotto per l’uso domestico delle famiglie.
L’agevolazione del bonus acqua potabile consiste in un credito di imposta, in vigore fino al 31 dicembre del prossimo anno, il quale corrisponde al 50% del costo di intervento su un massimale che, per le persone fisiche, corrisponde a mille euro.
Conferma anche per il bonus verde, che rappresenta un’agevolazione a favore dei cittadini che hanno a cuore il verde e la sua cura. Essa consiste in una detrazione del 36%, fino alla fine del 2024, per un importo totale non al di sopra del valore di 5mila euro ad immobile. I lavori agevolati sono, ad esempio, quelli mirati a sistemare le aree verdi private, incluse in edifici, o a realizzare coperture o giardini pensili oppure ancora ad installare impianti di irrigazione o pozzi. Agevolate dal bonus verde anche le spese di progettazione e manutenzione collegate alla realizzazione delle opere appena menzionate.
Bonus ristrutturazioni e bonus mobili 2023
Confermato come il Superbonus (che sarà però riveduto e corretto) è anche il bonus ristrutturazioni. L’agevolazione comporta una detrazione fiscale del 50% su un limite totale di spesa entro i 96mila euro e sarà così fino alla fine del 2024. Salvo modifiche future, il beneficio tornerà poi all’aliquota originale corrispondente al 36% su un tetto di spesa uguale a 48mila euro. Agevolabili le opere di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia compiute sulle singole unità immobiliari. Non solo: infatti se l’opera attiene alle parti comuni degli edifici residenziali possono essere agevolate anche le opere di manutenzione ordinaria.
Per quanto attiene al bonus mobili, ricordiamo che è un’agevolazione atta a supportare l’acquisto di mobili o elettrodomestici ad elevata efficienza energetica, ma a patto che l’immobile sia oggetto di opere di ristrutturazione e recupero del patrimonio edilizio.
Il bonus mobili prosegue anche dopo il 2022, ma attenzione: se fino a fine anno la detrazione è uguale al 50% su acquisti di mobili ed elettrodomestici fino a 10mila euro, per gli anni 2023 e 2024 il massimale di spesa viene dimezzato a 5mila euro.
Bonus facciate e bonus prima casa under 36: due agevolazioni che molto probabilmente non saranno confermate
Ne avremo ufficialità con il testo approvato della legge di Bilancio, ma è molto probabile che il bonus facciate e il bonus prima casa under 36 non ci accompagneranno anche nel 2023. Il bonus facciate è un beneficio in scadenza a dicembre di quest’anno (salvo proroghe dell’ultimo minuto che non paiono nell’aria), assegnato per le spese mirate al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici che sono situati in zone classificate:
- “A” (centro storico);
- “B” (zone di completamento).
- con esclusione degli edifici ubicati nelle altre aree (“C” – zona di espansione, “D” – zona produttiva ed “E” – zona agricola).
La detrazione 2022 è pari al 60% e scatta soltanto per gli interventi effettuati sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi, incluse le opere di mera pulitura o tinteggiatura della parte esterna.
A sostenere le ingenti spese dei giovani che vogliono rendersi indipendenti, senza passare per l’affitto o il mutuo, abbiamo per il 2022 il bonus prima casa under 36. L’agevolazione determina l’esenzione dal versamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale. Prevista anche l’esenzione dal pagamento dell’imposta sostitutiva per i finanziamenti per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili a scopo abitativo.
Non solo. In circostanze di compravendita immobiliare soggetta al versamento dell’Iva è previsto un credito d’imposta di entità uguale al tributo pagato in rapporto all’acquisto.
Come per il citato bonus facciate, anche questo bonus casa, salvo proroghe, è conseguibile esclusivamente fino alle fine dell’anno in corso. Presente altresì un requisito Isee, in quanto il contribuente deve avere un Isee non maggiore di 40mila euro all’anno.