La scuola è cominciata da qualche mese, ma già si parla di Esami di Stato 2023 e bisogna anche affrettarsi a fare domanda: la scadenza è dietro l’angolo
Come in molti sicuramente già sapranno, soprattutto docenti e studenti, l’anno scolastico è cominciato soltanto da qualche mese e già si parla di Esame di Stato 2023 ed è anche necessario fare presto per presentare la domanda: la scadenza è dietro l’angolo.
È dunque già il momento di parlare di Maturità 2023. Vi restano solamente pochi giorni per fare richiesta per parteciparvi. La circolare resa pubblica lo scorso 23.09.2022 illustra i termini di scadenza, per coloro che intendono presentare richiesta per gli esami, sia per i soggetti interni che per quelli esterni.
Ma non solo, infatti, vi è anche spiegato l’iter da compiere, come pagare le tasse per sostenere l’esame ed anche per quanto concerne la procedura che deve seguire ogni singola scuola.
Per quanto concerne gli studenti interni, la domanda di partecipazione va presentata entro e non oltre il 30.11.2022. La scadenza riguarda l’ultima classe.
Per quanto concerne quelli della penultima, la richiesta va presentata entro e non oltre il 31.01.2023. Per i soggetti esterni, invece, la scadenza è al 30.11.2022, ma devono terminare la frequenza entro il 15.03.2023.
Esami di Stato 2023, scadenza: ecco cosa c’è da sapere
A proposito di scuola, vi sono sicuramente molti precari che si chiedono: quando è possibile lasciare una supplenza breve per una più lunga? Ecco cosa c’è da sapere.
Ritornando all’argomento cardine di questo articolo, quali sono le scadenze per presentare la richiesta per la partecipazione agli esami di stato?
Come anticipato, entro il 30.11.2022 è possibile presentare la richiesta per gli studenti interni. Questi devono essere dell’ultima classe. La richiesta va presentata al DS oppure al Coordinatore didattico.
Per i candidati esterni, invece, vi è la possibilità di presentare richiesta dal 02.11.2022 fino al 30.11.2022 al Direttore Generale. Oppure al Dirigente che si occupa dell’ufficio scolastico regionale.
In Lombardia, la scadenza per i soggetti che abbiano già un diploma tecnico è fissata al 30.11.2022. Anche in questo caso la richiesta presentata al Direttore Generale. Vale lo stesso per gli studenti di Trento e Bolzano. Questi però dovranno consegnare la domanda al Dirigente oppure colui che ha diretto la scuola durante il periodo in cui si è frequentato.
Per quanto concerne i soggetti detenuti, la scadenza è sempre il 30.11.2022. La richiesta va presentata al D.G. Oppure a Dirigente dell’ufficio scolastico della Regione. O ancora al Dirigente della casa circondariale.
Per i soggetti interessati della penultima classe, la scadenza è fissata al 31.01.2023. Questo vale per gli interni. La richiesta va presentata al DS oppure al coordinatore.
Per quanto concerne, invece, le richieste tardive, i soggetti interni ed esterni hanno tempo dal 01.12.2022 fino al 31.01.2023. I primi dovranno presentare la richiesta al DS oppure al coordinatore didattico. Mentre i secondi al Direttore generale oppure al Dirigente dell’Ufficio scolastico della Regione d’appartenenza.
Infine, i soggetti che terminano la frequenza dopo il 31.01.2023 e prima del 15.03.2023 potranno presentare la richiesta tra il 01.02.2023 fino al 21.03.2023. Anche in questo caso, la richiesta va presentata al Direttore generale oppure al Dirigente dell’Ufficio scolastico della Regione d’appartenenza. Questo vale per i soggetti esterni.
Come si fa richiesta?
Le scadenze sono ormai chiare, ma come si presenta la richiesta? È bene ricordare che gli studenti interni possono fare richiesta di ammissione alla Maturità presso l’istituto frequentato.
Coloro che, invece, risultano esterni dovranno presentare la richiesta presso l’Ufficio scolastico della Regione dove risiedono. È possibile accedere all’iter dal 02.11.2022 e vi è la necessità di fare l’accesso con la identità digitale.
Se lo studente ha meno di diciotto anni, allora sarà uno dei genitori ad effettuare la procedura.
Ovviamente, per maggiori informazioni inerenti a casi specifici è sempre meglio chiedere ulteriori chiarimenti agli uffici competenti. In allegato la circolare del Ministero.