Opzione Donna prevede una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro, ma una penalizzazione sul calcolo della pensione.
La misura verrà prorogata anche per il prossimo anno, ma probabilmente con diverse modifiche che limiteranno il numero di lavoratrici che potranno accedervi. Al momento possono farne richiesta le dipendenti con 58 anni di età (nate nel 1963) e le autonome con 59 anni di età (nate nel 1962), in possesso di 35 anni di anzianità contributiva. Requisiti quindi maturati al 31 dicembre 2021.
Il calcolo del trattamento pensionistico avviene secondo il sistema contributivo.
Opzione Donna e calcolo pensione: il quesito
Una nostra lettrice ha inviato il seguente quesito: “Periodi contributivi validi dal 01/09/1983, lavoro svolto in modo continuativo nel settore pubblico (Camera di commercio). Data di nascita 27/11/1964. Retribuzione mensile lorda 2046 euro. Quesiti: da quando posso fare domanda per opzione donna? Dopo aver fatto domanda posso continuare a lavorare nei 12 mesi successivi in attesa dell’assegno pensionistico? Prima del 31/12/1995 avrei 12 anni e 3 mesi di contribuzione: a quale percentuale di decurtazione (rispetto all’uscita con 41 anni e 10 mesi) dell’assegno pensionistico corrisponde? Domanda più difficile: si può avere idea dell’importo dell’assegno con Opzione donna che sarebbe corrisposto con il 1° gennaio 2024? Grazie per qualsiasi informazione utile.”
Come funziona
Il diritto alla decorrenza della pensione scatta dopo 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e dopo 18 mesi per le lavoratrici autonome, secondo il meccanismo delle finestre mobili. Durante questo periodo di attesa è consentito lavorare. Per conseguire il trattamento è poi necessario cessare il rapporto lavorativo da dipendente; requisito non richiesto invece per le autonome.
Chi lavora nel comparto scuola deve attendere il 1 settembre di ogni anno. La domanda per Opzione Donna, una volta maturati i requisiti, può essere inoltrata in qualsiasi momento grazie alla cristallizzazione del diritto.
Penalizzazione assegno con Opzione Donna
Opzione Donna, come già evidenziato, consente alle lavoratrici di andare in pensione anticipatamente rispetto alla normativa attualmente in vigore, ma esclusivamente con il metodo contributivo. Questo significa che c’è una penalizzazione sul calcolo della pensione nella maggior parte dei casi, perché si basa solo sugli accrediti effettivamente versati per il lavoratore e non anche sugli ultimi stipendi, come avviene per il sistema retributivo-misto.
Quindi con Opzione Donna quanto si perde? Il taglio non è per tutti uguale: dipende infatti da diversi fattori, come l’età in cui si va in pensione, gli anni di anzianità contributiva in totale e i contributi versati prima del 31 dicembre 1995. In linea generale, può essere compreso tra il 25% e il 30%.
Per il perfezionamento del requisito contributivo, l’INPS ha evidenziato che sono utili i contributi versati a qualsiasi titolo a favore della lavoratrice: obbligatori, da riscatto e da ricongiunzione, nonché i contributi volontari e figurativi al netto dei periodi di disoccupazione o malattia.
Pensione Opzione Donna 2023
Secondo il testo della Manovra approdato a Montecitorio, il trattamento pensionistico anticipato Opzione Donna verrà prorogato anche nel 2023, ma con alcune differenze rispetto ad ora. L’anzianità contributiva resta di 35 anni, ma l’età di uscita verrà innalzata a 60 anni e sarà legata al numero dei figli. Sarà ridotta di un anno per ogni figlio, fino a un massimo di due. Inoltre potranno usufruire solo alcune categorie di lavoratrici: caregiver; con invalidità pari o superiore al 74%; licenziate o impiegate in imprese con aperto un tavolo di crisi (in questo caso l’età richiesta è di 58 anni).
Simulazione calcolo pensione Opzione Donna
In merito al quesito della lettrice, le consigliamo di rivolgersi a un Patronato per avere un’idea in merito all’importo della pensione che le spetta. In alternativa, può utilizzare gli strumenti messi a disposizione dell’INPS. Per sapere se e quando potrà accedere a Opzione Donna, dovrà attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge di Bilancio 2023.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.