Con PayPal si può pagare, inviare denaro e ricevere pagamenti in modo semplice, rapido e sicuro senza inserire ogni volta i dati finanziari.
Il funzionamento del pagamento è semplice: dopo la procedura di apertura del conto l’utente può collegare al proprio conto un metodo di pagamento, ad esempio conto corrente, carta di credito o di debito.
Da questi metodi di pagamento PayPal preleverà gli importi per coprire le spese effettuate dall’utente. Sono molti a chiedersi quale sia la differenza tra PayPal e PostePay. Il primo è una specie di conto digitale che permette di acquistare beni e servizi. PostePay invece si affida al circuito Visa o Mastercard, è una carta prepagata nominativa emessa da Poste Italiane. Ma essendo una sorta di conto per l’ISEE serve la giacenza media?
PayPal e giacenza media: che cosa è e come ottenerla
Si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate che la giacenza media annua è “l’importo medio delle somme a credito del cliente in un dato periodo ragguagliato a un anno”. Il calcolo si ottiene dividendo la somma delle giacenze giornaliere per 365: a prescindere dal numero dei giorni in cui il deposito o il conto risulta attivo.
La giacenza media dei conti è tra i documenti che serve per l’ISEE perché è uno dei valori necessari per la compilazione del DSU (Dichiarazione sostitutiva Unica). Di solito è possibile richiederla presso gli sportelli bancari oppure presso gli uffici postali. Il dato si può trovare facilmente anche nella sezione personale dell’home banking del proprio istituto bancario o sul sito di Poste Italiane (se l’utente ha un conto corrente postale). Ma nel caso di PayPal dove si trova questa informazione?
Ecco una buona notizia per gli utenti: il conto PayPal non è un vero e proprio conto bancario o postale ma uno strumento di pagamento. Di conseguenza, non serve la giacenza media per l’ISEE. Attenzione però, perché la questione cambia moltissimo se invece al conto “digitale” si affianca una carta PayPal sulla quale è presente un IBAN; infatti, in questo caso è considerato un conto a tutti gli effetti e quindi servirà conoscere la giacenza media da inserire nella DSU.
A chiarire la differenza tra conto e carta PayPal è stato il ministero del Lavoro e delle Politiche sociale che nel 2016 ha dichiarato PayPal solo uno strumento di pagamento. Tra l’altro nella dichiarazione DSU si precisa che devono essere dichiarati i conti postali e bancari e non altri strumenti di pagamento.
Comunque sia, nel momento in cui si compila tramite CAF o commercialista l’ISEE è bene comunicare la presenza di un conto PayPal in modo da evitare qualsiasi incomprensione e vedersi nullo il reddito ISEE.
Dove trovare la giacenza media della carta PayPal
Per trovare e quindi visualizzare la giacenza media della carta PayPal è necessario accedere all’home banking e poi sull’area personale in giacenza media calco ISEE. A questo punto è possibile scaricale il PDF con le informazioni utile per l’ISEE. Invece, chi non ha ancora attivato l’home banking potrà farlo utilizzando i codici che ha ricevuto al momento della richiesta della carta oppure utilizzando il portale PuntoLis per ottenere i codici richiesti, nel caso in cui si fossero persi. Comunque sia, la giacenza media della carta si ottiene in automatico
Giacenza media del conto
Differente la procedura per chi ha solo il conto perché, come detto in precedenza, per la compilazione del DSU e quindi dell’ISEE non è necessaria la giacenza media. Nel caso in cui servisse l’unico modo è calcolarla personalmente con un semplice calcolo matematico: basta sommare tutte le giacenze dei diversi giorni dell’anno (dal primo gennaio al 31 dicembre) e poi dividere per 365. Il procedimento potrebbe essere più complesso se presenti molti movimenti e diverse valute.
In pratica, per ottenere quella del conto questo è il procedimento da seguire:
- accedere al conto PayPal;
- ottenere l’ultimo estratto conto dal primo gennaio al 31 dicembre;
- calcolare la media annotando sia le entrate che le uscite anche se gli importi sono uguali.
Bisogna inserirlo nella dichiarazione dei redditi?
Attenzione però a non commettere questo errore: il conto PayPal è uno strumento di natura finanziaria e come tale va indicato nella dichiarazione dei redditi. Nello specifico dovrà essere inserito nel riquadro RW sia dalle persone fisiche sia delle società e dagli enti non commerciali, purché sia residenti in Italia.