Anche nel 2022 è stato approvato il bonus impianto elettrico da utilizzare per le spese sostenute per i lavori effettuati.
Quando si ristruttura una casa è importante controllare anche l’impianto elettrico per comprendere se tutto sia a norma e per garantire la sicurezza della propria casa.
Il bonus impianto elettrico è una detrazione che permette di ottenere un rimborso sulle spese sostenute. Ecco come ottenerlo ma bisogna affrettarsi perché scade il 31 dicembre 2022.
Bonus impianto elettrico: ecco come ottenerlo ma bisogna affrettarsi per non perderlo
Si tratta di una particolare agevolazione destinata a chi effettua lavori di ristrutturazione dell’impianto elettrico. In sintesi, con il bonus si può ottenere una detrazione pari al 50% sulle spese sostenute fino a un massimo di 96mila euro. Nello specifico, si possono ottenere fino a 48mila euro detratti in 10 rate annuali di pari importo.
Il bonus impianto elettrico rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2022 e quindi fino alla nuova legge di Bilancio. Al momento non è noto se questa agevolazione sarà prorogata.
Per ottenere l’agevolazione l’impianto deve:
- essere conforme alle norme CEI, soprattutto per la numero 64/8 che regola l’efficienza energetica;
- presentare la certificazione di conformità (decreto ministeriale numero 37/2008);
- presentare la dichiarazione di rispondenza sempre ai sensi del decreto ministeriale numero 37/2008.
Possono richiedere il bonus impianto elettrico i seguenti beneficiari:
- proprietari o nudi proprietari dell’immobile;
- i locatari (affittuari);
- i titolari di usufrutto o coloro che hanno il diritto reale di godimento;
- ma anche gli imprenditori individuali, i soci delle cooperative, i soggetti menzionati dell’articolo 5 del TUIR (Testo unico delle imposte sui redditi).
Non è ammesso nei bonus edili
Il bonus impianto elettrico non può essere cumulabile con il bonus ristrutturazione; in pratica, si può richiedere solo per il rifacimento dell’impianto elettrico e non incluso nelle opere edili.
Tra l’altro rientra nella categoria dell’edilizia libera e quindi non è necessario presentare una specifica autorizzazione al Comune di riferimento. Inoltre, non si deve richiedere nemmeno la dichiarazione ENEA a termine dei lavori. Invece, se sono presenti anche delle opere di ristrutturazione sarà necessario la presentazione di tutta la documentazione all’Ufficio tecnico del Comune di riferimento.
In realtà , la risposta numero 59 del 31 gennaio 2022 dell’Agenzia delle Entrate afferma che se il bonus rientra nei lavori di ristrutturazione dei Superbonus 110% è necessario scegliere se ottenere questa detrazione oppure quella che spetta con l’impianto elettrico.
Occhio alla modalità di pagamento
Attenzione però alla modalità di pagamento perché sono ammessi solo quelli eseguiti tramite bonifico bancario (o postale) e che abbiano i seguenti dati:
- codice fiscale del beneficiario del bonus;
- dati del beneficiario del pagamento (codice fiscale o partita IVA);
- estremi della fattura (numero e data);
- causale del versamento.
In pratica, per ottenere il bonus il pagamento deve essere tracciato e infatti se questo avviene in contanti i beneficiari non potranno usufruire della detrazione.