Pare che l’INPS stia richiedendo a coloro che sono beneficiari dell’Assegno Unico di restituire la somma, ma perché? Ecco cosa c’è da sapere
Vi sono alcune persone che starebbero ricevendo una richiesta dall’Istituto Nazione della Previdenza Sociale che riguarda la somma percepita inerente all’Assegno Unico. L’istituto starebbe richiedendo un rimborso: cosa sta accadendo?
Come forse in molti già sapranno, l’A.U. è stato in inserito qualche anno fa dall’Esecutivo Conte. La misura riguarda i nuclei familiari con figli ed è dato a tutti dal settimo mese di gravidanza fino ai ventuno anni.
Di recente, come anticipato, l’INPS avrebbe fatto richiesta ad alcuni nuclei famigliari di risarcimento di alcuni soldi ricevuti. Ma come mai? Ecco chi dovrà farlo.
Come già anticipato, la misura viene data a tutti i nuclei familiari, ma non a tutti è erogata la stessa somma. Questa varia, infatti, rispetto all’ISEE ed anche a quanti figli si hanno. Vi sono, infatti, degli incrementi di somme riguardanti chi ha tre o più figli. Oppure se vi sono figli disabili.
Inoltre, dal 01.01.2023, la misura dovrebbe essere maggiormente incrementata. Questa, infatti, dovrebbe passare da 175 euro ad una somma massima di 260. Inoltre, vi sarà una modificazione anche del tetto del modello ISEE di conseguenza potranno accedere alla misura più persone.
La maggiorazione è dovuta all’aumento del costo della vita. L’Istituto, però, avrebbe richiesto un risarcimento ad alcune famiglie perché pare che alcune somme siano state erogate in modo indebito.
INPS e Assegno Unico: chi dovrà restituire le somme?
L’Assegno Unico, come anticipato, dovrebbe subire alcune modifiche dal 2023 in poi, ma di cosa si tratta? Ecco cosa c’è da sapere in merito.
Ritornando all’argomento cardine di questo articolo, secondo alcune indagini fatte dall’INPS alcuni soggetti avrebbero ricevuto delle somme che però non dovevano essere erogate e di conseguenza ora devono essere restituite.
Ad esempio alcuni nuclei familiari monoparentali. Questi avendo un lavoro, hanno erroneamente percepito trenta euro in più. Di conseguenza, coloro che hanno percepito la misura in modo indebito dovranno restituire la somma. Questo avverrà in modo automatico da parte dell’Istituto.
Insomma, la somma erogata indebitamente sarà trattenuta in modo automatico durante i prossimi mesi.
Inoltre, è bene ricordare che se si vuole restare aggiornati sulle somme inerenti all’A.U. sarà necessario accedere alla pagina web dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. In particolare su MyINPS. Se, invece, vi è la necessità di fare domanda vi è necessario collegarsi alla pagina web dell’Istituto con il proprio SPID. Oltre a questo, vi è la possibilità di collegarsi anche con la CIE oppure la CNS. Ovviamente, vi è sempre la possibilità di mettersi in contatto con l’Istituto.
Chiaramente, per maggiori informazioni riguardo a casi specifici è molto importante rivolgersi ad un patronato oppure ad esperto in materia.