Rally dei BTP, ovvero un forte aumento dei prezzi dopo un periodo di stasi. Insomma, un mese di novembre favorevole per i titoli di Stato.
Per gli investitori novembre è un mese difficile per via di alcune scadenze come la presentazione della legge di Bilancio.
Tra l’altro la manovra finanziaria quest’anno è influenzata anche dal nuovo governo e dall’arrivo della crisi energetica. Comunque sia archiviato novembre si può dire che per i titoli di Stato, in primis i BTP, il mese è stato positivo.
BTP: novembre positivo per i titoli di Stato
Infatti, si è verificato un rally dei BTP di tutte le tipologie. Ad esempio, i BTP Future hanno compiuto un balzo in avanti è sono saliti da 110 a 120 punti base. Lo stesso, vale per i BTP Green 2045 che ha guadagnato in più di un mese circa il 20%.
Nello stesso tempo, lo spread a 10 anni è sceso dai 250 punti base registrati nel mese di ottobre a un po’ di più di 180 punti.
Nonostante questi segni positivi la banca centrale europea (BCE) continuerò ad alzare i tassi di interesse. Anzi per l’anno prossimo ha dichiarato che non riacquisterà i bond con il “quantitative easing”.
In realtà, il forte aumento dei prezzi dei BTP è alimentato da alcuni fattori. Il primo è la prudenza fiscale del governo Meloni. Gli investitori e tutto il mercato finanziario, dopo le elezioni del 25 settembre, avevo timore di trovarsi di fronte a un nuovo 2018. Come si ricorderà, allora il governo Conte e la Commissione europea litigarono per settimane: la causa era uno zero virgola di deficit.
Anche l’inflazione americano ha influenzato il rally dei BTP. Questo perché l’inflazione americana è in calo e ciò porta a pensare che la FED allenterà la presa sui mercati monetari aiutando sia i bond europei sia l’euro. Di conseguenza, essendosi meno concorrenza anche la stretta monetaria della BCE sarà più lenta.
A questi motivi se ne aggiunge un altro: la convinzione che i tassi di interesse dell’Europa non saliranno troppo anche se la Germania è “diretta” verso la recessione.
Fino a quando durerà?
Ora a inizio dicembre gli esperti dei mercati finanziari si chiedono quanto potrà durare questo clima positivo. Per poter rispondere bisognerà attendere i dati sull’inflazione relativa al mese di novembre. Dati che dovrebbero essere trasmessi fra pochi giorni.
Ma non è solo l’inflazione che potrebbe cambiare la situazione dei mercati finanziari. Infatti, l’arrivo ritardato delle temperature rigide ha solo rimandato l’inevitabile potenziale consumo di energia.
Senza dimenticare la guerra tra Russia e Ucraina che pare non sia prossima a una tregua e che se continuasse contribuirebbe a influenzare il rally dei BTP.