La festività del 8 dicembre si avvicina. Un giorno festivo che può determinare un aumento dello stipendio. Come è possibile?
La festività dell’Immacolata Concezione è in grado di determinare il riconoscimento di un aumento in busta paga; cade infatti in un giorno infrasettimanale.
Si può davvero ricevere un aumento degli importi in busta paga per chi lavorerà durante questo giorno festivo? Giovedì 8 dicembre si configura come un giorno festivo non solo in senso religioso ma anche sulla base delle normative sul diritto dei lavoratori.
Nei contratti di lavoro sono riconosciute diverse tipologie di giorni festivi, tra queste le domeniche, le festività nazionali e le festività infrasettimanali. In questo senso questa settimana a meno di accordi diversi tra le parti, il datore di lavoro non può imporre ai propri dipendenti la prestazione lavorativa.
Secondo quanto stabilito dalla legge, in occasione delle giornate di festività, i lavoratori stessi potranno decidere di rinunciarvi venendo incluso in busta paga come lavoro in straordinario. In alternativa il lavoratore può non lavorare essendo mantenere comunque il proprio diritto a ricevere la retribuzione anche per 8 dicembre in busta paga.
L’8 dicembre in busta paga determina una maggiorazione rispetto alla retribuzione ordinaria
In questo caso, in riferimento al contratto collettivo nazionale, l’8 dicembre in busta paga determinerà anche una maggiorazione rispetto alla retribuzione ordinaria che si aggira tra il 20% e il 50%. Questo dipende da mansione e settore lavorativo di appartenenza.
Tra gli altri aumenti di dicembre quella degli assegni previdenziali. Da ottobre il Governo ha infatti cominciato a compensare le pensioni tramite rivalutazione. All’aumento provvisorio del 2% per chi guadagna meno di 2.692 euro mensili ha fatto seguito il bonus di 150 euro di novembre. Si è trattato di una concessione straordinaria una tantum prevista dal decreto Aiuti ter.
Quali altre buone notizie porterà per gli ex lavoratori questo dicembre? I pensionati constateranno ulteriori adeguamenti dell’importo degli assegni previdenziali.
Pensioni più alte a dicembre
Le pensioni minime di dicembre saranno più alte di 11,52 euro, per un aumento pari al 2,2%, che porterà l’assegno minimo a 535,35 euro.
A questo importo dovrà essere aggiunta la tredicesima, sulla quale dovrà essere applicato l’adeguamento del 2,2% e che, calcolata su tutto il 2022, arriverà a quota 535,50 euro. Discorso il caso per chi è andato in pensione nel corso del 2022. Cambia l’assegnazione della tredicesima che sarà proporzionata al numero di mesi di pensione fruiti. Ogni mese corrisponde a 44,61 euro in più.
Bonus tredicesima, di cosa si tratta?
Infine, i pensionati che raggiungono un reddito complessivo tra i 6.815,55 e i 6.971,49 euro hanno diritto ad accedere a un’altra erogazione di un importo pari a 154,94 euro. Si tratta del bonus tredicesima che configurava un ulteriore incentivo a sostegno dei pensionati in base alle condizioni emerse nel 2021. Dal bonus tredicesima sono esclusi i più tutelati; percettori di assegni sociali o di invalidità civile oltreché i pensionati che hanno reddito personale uguale o superiore a 10.043,87 euro o 20.087,73 se coniugati.