La polizza RCA è un’assicurazione obbligatoria per circolare, perché copre i veicoli per i danni causati a terzi.
Sono numerosi, purtroppo, gli automobilisti che dimenticano la scadenza dell’assicurazione RCA delle proprie auto, specialmente da quando non c’è più l’obbligo di mostrare il tagliando sul parabrezza.
I piloti, tuttavia, farebbero bene ad evitare di essere inadempienti, perché i controlli sono frequenti e le sanzioni molto severe. Ci sono, inoltre, una serie di strumenti che consentono di rimanere sempre aggiornati sul periodo di validità delle polizze. Vediamo, quindi, cosa rischia chi non paga l’assicurazione auto.
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In che modo avviene il controllo dell’assicurazione auto?
Il metodo più rapido e diffuso per accertare lo stato della propria assicurazione RCA è la consultazione della sezione del Portale dell’automobilista, accessibile sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. In questo modo, si possono verificare tutte le informazioni di cui si necessita, in maniera totalmente gratuita.
L’accesso al portale web è molto semplice. È sufficiente cliccare sull’icona “Verifica copertura RCA”, per consultare tutti i dati relativi all’automobile. Tramite pochi passaggi, si può controllare se ci sono polizze attive ed, eventualmente, la loro data di scadenza; in questo modo, non è necessario conservare la documentazione cartacea, perché le informazioni saranno sempre reperibili.
In alternativa, la verifica della copertura assicurativa può essere effettuata anche tramite il tool presente sul sito della CONSAP (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici SPA). Questa opzione consente di fare monitoraggi assicurativi, nell’ipotesi in cui ci siano incidenti, oppure di acquisire informazioni sui veicoli che sono stati immatricolati in Italia e in tutti gli altri Paesi dell’Unione Europea.
Infine, la verifica assicurativa può avvenire direttamente tramite il proprio smartphone, scaricando delle specifiche app. Esse sono numerose e tutte gratuite e permettono di consultare dati attraverso la sola indicazione del numero di targa. Tra le applicazioni più famose, ci sono: Verifica RCA Italia, Infotarga, Scanner Veicoli, Targa Scan e Auto Targa.
I controlli sull’assicurazione auto da parte delle autorità, invece, spettano ai dipendenti di polizia locale e di polizia stradale ed, in generale, a tutte le forze dell’ordine. Gli ufficiali possono intervenire non solo in caso di incidente, ma anche in occasione di semplici controlli. A tal fine, possono avvalersi di attrezzature tecnologiche, come tutor, autovelox e telecamere.
Sia gli automobilisti privati sia le forze dell’ordine, possono verificare il numero di targa da database.
Quali sono le sanzioni se non si paga l’assicurazione RCA?
Ai sensi dell’art. 193 del Codice della Strada, è vietato circolare con un veicolo privo di copertura assicurativa RCA. È stabilita la sanzione del pagamento di una somma di denaro compresa tra 841 euro e 3.366 euro, oltre al sequestro del veicolo e alla decurtazione di 5 punti dalla patente.
È possibile, tuttavia, ottenere una riduzione del 25% della multa, se ricorrono due condizioni:
- il pagamento interviene entro 15 giorni dalla scadenza dell’assicurazione auto. Cioè, se il pagamento del premio avviene nei 15 giorni successivi la scadenza prevista dall’ 1901, comma 2, del Codice Civile;
- il proprietario del veicolo decide di provvedere alla demolizione del mezzo, entro 30 giorni dal momento della contestazione.
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Sospensione della copertura assicurativa
Se non si utilizza il veicolo per molto tempo, oppure se si è convinti di non utilizzarlo in futuro, è consigliabile sospendere la propria copertura assicurativa, per un certo lasso di tempo.
La validità della sospensione è contemporanea al ricevimento, da parte della compagnia di assicurazione, dell’istanza da parte dell’assicurato. Nel periodo di sospensione, è assolutamente vietato circolare con il veicolo sprovvisto di copertura, tenerlo in strada e perfino lasciarlo in sosta nei parcheggi pubblici.
Al termine della sospensione, la validità della copertura assicurativa decorre di nuovo in maniera regolare e subisce una proroga corrispondente ai giorni di sospensione; di conseguenza, l’assicurato non è obbligato per alcun costo o onere.
Infine, è bene ricordare che, per mezzo del Decreto Cura Italia, è stato allungato il periodo di tolleranza. Questo significa che la compagnia assicurativa, con la quale è stato sottoscritto il contratto, deve conservare la copertura fino ai 30 giorni seguenti la scadenza.