Dobbiamo saper riconoscere i sintomi della Scarlattina, una malattia esantematica che purtroppo sta diventando più “letale”.
I casi dei decessi in Gran Bretagna hanno alzato i livelli di guardia su una malattia che fino ad oggi non era fatale, la Scarlattina.
Purtroppo, anche se sono al vaglio degli esperti altre possibilità, sembra che l’isolamento da lockdown e le mascherine abbiano indebolito le difese immunitarie dei bambini. Oggi una malattia come la Scarlattina può avere effetti anche gravi.
È ciò che infatti sta accadendo nel Regno Unito e anche in Galles: 8 bambini sono deceduti a causa di una risposta insufficiente agli antibiotici. Solitamente, infatti, questa malattia esantematica si risolve in una decina di giorni, proprio con una cura antibiotica.
La Scarlattina è molto diffusa tra i bambini ed è anche molto contagiosa. Si tratta di una malattia causata dal batterio Streptococco Beta Emolitico di gruppo A. Un batterio che sviluppa tossine che vanno poi a innescare i sintomi. Andiamo dunque a conoscerli bene, così da affrontare la malattia senza paura.
Sintomi della scarlattina, ecco come riconoscerli: i casi aumentano, è allarme
Come per molte altre malattie, individuare precocemente l’insorgenza di qualche problema aiuta a guarire prima e meglio. A seguito dei casi di decesso avvenuti nel Regno Unito, le Autorità Sanitarie stanno divulgando informazioni su come riconoscere subito l’infezione da Streptococco che dà la Scarlattina.
Come detto poco sopra, si tratta di una malattia esantematica molto frequente tra i bambini piccoli, dai 2 anni in su. Anche gli adulti, però, possono prendere la malattia e anche dopo essere guariti si può manifestare altre volte. Il contagio avviene velocemente attraverso contatto diretto (saliva, tosse, starnuti oppure oggetti contaminati) e l’incubazione dura dai 2 ai 5 giorni circa.
I primi sintomi sono l’arrivo di febbre alta, mal di testa, mal di gola, e talvolta inappetenza/nausea. Dopo due giorni comincia a manifestarsi l’esantema, ovvero compaiono delle macchioline rosse – che non pizzicano – soprattutto su inguine, ascelle e collo, e alla fine su tutto il corpo. Le macchie sono piccole e in rilievo, ravvicinate tra loro, e “scompaiono” se si preme nella zona colpita. Tipica della Scarlattina è la patina biancastra che si forma sulla lingua. Altri sintomi sono i linfonodi gonfi e dolori muscolari.
La Scarlattina è una malattia che grazie alle cure antibiotiche si risolve in pochi giorni. Purtroppo però, se l’organismo ha le difese immunitarie abbassate, possono insorgere complicanze anche fatali. La tossina del batterio, infatti, può causare febbri reumatiche, reumatismi articolari, glomerulonefrite acuta, endocardite, fascite necrotizzante e shock tossico.
Questa malattia esantematica, infatti, si distingue dalle altre proprio perché è causata da un batterio e non da un virus. Ecco il motivo della necessità di terapia antibiotica. Ai primi sintomi dunque, è meglio far visitare il bambino dal pediatra, che effettuerà la corretta diagnosi e potrà far adottare la terapia idonea.
(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)