Ormai imminente lo sciopero dei benzinai. Quanto stabilito dall’Esecutivo circa il taglio dello sconto sul carburante ha aizzato gli animi degli esercenti. Molto probabili problematiche sulle autostrade del Paese.
Ecco dei suggerimenti per affrontare i tempi, quale il momento giusto per effettuare un pieno?
Sembrerebbe imminente lo sciopero dei benzinai, si prevedono già enormi disagi sulle strade del nostro Paese. Quanto stabilito dall’Esecutivo circa il taglio dello sconto sul carburante ha aizzato gli animi degli esercenti, le reazioni non si faranno attendere.
La protesta avrà luogo con la chiusura delle pompe di carburante, ma fortuna vorrà che lo sciopero si attuerà solamente lungo la rete autostradale del nostro Paese.
Ecco dei suggerimenti per affrontare i tempi, quale il momento giusto per effettuare un pieno?
Sciopero dei benzinai: come si espleterà il dissenso
La protesta dovrebbe avere luogo a breve. Le pompe di benzina che chiuderanno saranno quelle lungo le autostrade, il periodo quello seguente il ponte dell’Immacolata.
Le accise accrescono per via della diminuzione dello sconto stabilito dall’Esecutivo Draghi e valutato nuovamente dalla legislatura Meloni.
Nella fattispecie, il passaggio avverrà da uno sgravio sull’accisa equivalente a 30,5 centesimi, a uno di 18,3 centesimi. Per ciascun litro di carburante si conterà un rialzo del prezzo uguale a 12,2 centesimi.
Il dissenso organizzato dei benzinai avrà inizio alle ore 22:00 del 13 e vedrà la sua conclusione alle ore 22:00 del 16 dicembre. La sospensione proseguirà per 72 ore, e a decretare tale disposizione ci hanno pensato le associazioni di categoria Anisa, Fegica e Faib.
Quali le ragioni dietro lo sciopero in arrivo?
Le ragioni della protesta organizzata traggono il loro principio dal diniego da parte dell’Esecutivo di dare accoglienza a una mozione, presentata dalle categorie suddette, inerente la discrepanza di costi che vige tra il sistema viario autostradale e quello ordinario.
Nella fattispecie, nel provvedimento interministeriale di cui si suppone l’emanazione, permane un procedimento di prescrizione di royalty che andrebbe a riservato beneficio dei concessionari. Muovendosi in questa direzione, non si butta a terra l’enorme gap tra i costi relativi alle autostrade e quelli inerenti la viabilità comune.
L’exploit del costo del carburante, come evolve
In confronto al principio di dicembre, in questo momento, il prezzo del carburante pare sia leggermente in calo. Attualmente, 1 litro di diesel al self service prevede una spesa di 1,81 euro, diversamente 1 litro di benzina conterebbe una spesa di 1,73 euro.
Vi sono anche pompe che distribuiscono il carburante a un costo fissato attorno ai 1,6 euro.
Quando ci riferiamo al servito il prezzo della nafta potrebbe sfiorare 1,95 euro, mentre quello della benzina dovrebbe aggirarsi intorno a 1,9 euro.
Un contesto generale che deve sommarsi al rincaro energetico via via più lampante, spada di Damocle per numerosissime famiglie del nostro Paese.
La Legge di Bilancio dovrebbe concepire degli sconti e dei benefit per eludere il peso del rincaro sugli autotrasportatori, sebbene il prezzo del carburante al distributore diviene progressivamente e a dir poco proibitivo per ciascun cittadino italiano.
A ogni modo, con lo sciopero dei benzinai in arrivo in questi giorni, si dovrà fare i conti con non poche difficoltà lungo l’intere rete viaria autostradale della penisola.