Il Superbonus tra modifiche e tagli di aliquota sta creando difficoltà a molte famiglie: ora bisogna restituire i soldi? La domanda preoccupa molti contribuenti.
Nella legge di Bilancio 2023 il Superbonus (croce e delizia dei contribuenti ma anche di banche e addetti alle ristrutturazioni) subirà una riduzione dell’aliquota: da 110% passerà al 90%.
Ma questo mega bonus per le ristrutturazioni non è nuovo a modifiche considerando che, fin dal suo esordio, è stato oggetto di critiche per le numerose truffe ai danni dello Stato: un valore di circa 6 miliardi. Per questo motivo, tra le varie urgenze il nuovo governo ha deciso di mettere mano alla misura con modifiche importanti. Da sistemare è il meccanismo della cessione del credito che ha bloccato per mesi il Superbonus.
Superbonus: i soldi vanno restituiti? La domanda che preoccupa i contribuenti
Negli ultimi giorni sta circolando una notizia che preoccupa i contribuenti: la restituzione dei soldi già ottenuti a causa del blocco dei crediti.
Per capire cosa sta succedendo realmente bisognerà aspettare la pubblicazione definitiva della legge di Bilancio e la sua entrata in vigore il 1° gennaio 2023. però per il momento possiamo cercare di riassumere le novità annunciate dal governo Meloni.
La stessa premier annuncia che i fondi previsti nella legge finanziaria saranno utilizzati per aiutare le famiglie ad affrontare il caro energia e di conseguenza la crisi economica. Il pacchetto aiuti comprenderà, oltre al Superbonus e agli altri bonus edilizi anche il fringe benefit.
Riguardo al Superbonus (argomento di questo articolo) già è noto che subirà una variazione di aliquota. Da 110% passerà al 90% che nel 2024 diventerà 70% e nel 2025 passerà al 65% per essere poi definitivamente messo in soffitta.
In realtà, Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, qualche giorno fa avrebbe confermato che l’aliquota del 110% applicata al Superbonus sarà ridotta da subito. Inoltre, avrebbe sottolineato che il maggior problema da risolvere è quello della cessione dei crediti. Questi attualmente sono bloccati dalle banche e dagli altri istituti di credito.
Per questo motivo, tra gli addetti ai lavori è iniziata a girare la notizia della restituzione dei soldi. E quindi in molti si chiedono chi dovrà pagare le spese sostenute in anticipo dalle imprese.
Governo e cessione del credito
I fruitori del Superbonus 110% possono stare tranquilli perché almeno per il momento non è prevista nessuna restituzione del denaro. Anzi, il governo sta cercando di fronteggiare il problema della cessione del credito.
In un’intervista, è proprio il sottosegretario Fazzolari a spiegare che il governo sta cercando un nuovo meccanismo per la cessione del credito derivante dai vari bonus edilizi. In pratica, con il nuovo meccanismo i crediti dovrebbero diventare più interessanti per le banche che sarebbero invogliate ad acquisirli.
Anche se, come detto, bisognerà aspettare la pubblicazione della legge finanziaria che avverrà il 31 dicembre 2022.