L’Associazione medici diabetologi insieme alla Società italiana di diabetologia stanno lanciando un appello: attenzione ai siti-truffa.
Attenzione anche alle informazioni errate che circolano in rete, e che possono mandare in confusione malati e caregiver. Soprattutto chi soffre di Diabete di Tipo 2, come spiegano gli esperti delle due associazioni.
Internet, lo sappiamo, ci fornisce una quantità incredibile di informazioni, ma non è detto che siano tutte valide. Anzi, in giro c’è molta “spazzatura” ed è difficile distinguere un contenuto serio da quelli usati per vendere i prodotti. Almeno per chi non lavora direttamente nel comparto comunicazione e marketing.
Le persone malate cercano in rete risposte e soluzioni, ma chissà in quali siti si imbattono. Pensiamo poi al fatto che molti diabetici sono anche anziani, e quindi meno avvezzi alla tecnologia. Cercando informazioni, potrebbero trovare articoli scritti da chi non ha competenze mediche, che ha solamente lo scopo di promuovere i suoi prodotti.
Allarme dall’Associazione medici diabetologi: ‘truffe in atto sui medicinali’
Come spiegano infatti gli esperti, spesso nelle pagine web dove si trovano articoli informativi di dubbia credibilità, si invita il lettore ad acquistare rimedi alternativi. Che nulla hanno a che vedere con i farmaci approvati e con la terapia che i medici prescrivono con cognizione di causa.
Può sembrare ovvio per chiunque sapere che i consigli del proprio medico sono quelli giusti, ma non è sempre così. Purtroppo, da sempre esistono criminali senza scrupoli che cercano di abbindolare i soggetti più “deboli”. In ogni ambito, da quello finanziario a quello alimentare fino al comparto medicale.
Molti “danni”, in questo senso, arrivano anche dagli integratori alimentari. In rete esistono tantissimi negozi che li vendono, spacciandoli per “miracolosi” contro diabete, glicemia, colesterolo e altri disturbi. Gli integratori, anche se composti da sostanze naturali, non sempre sono indicati per tutti. Si possono acquistare senza ricetta medica, ma prima di integrarli nella dieta dobbiamo sentire il parere del medico.
Anche perché spesso alcune sostanze interferiscono proprio coi medicinali che stiamo prendendo. Riportiamo dunque anche noi di InformazioneOggi l’appello dei medici e degli specialisti della salute.
AMD e SID “ribadiscono e rassicurano i pazienti sulla totale sicurezza ed efficacia delle terapie farmacologiche per la cura del diabete e prendono le distanze dall’impiego – e più che mai dalla promozione diretta ai pazienti – di qualsiasi terapia non contemplata dalle linee guida internazionali.”
Fondamentale, dunque, rimane sempre il confronto col proprio diabetologo o medico curante.